Come hai conosciuto Retake Roma?

Tre anni fa tramite Facebook. Ho cercato se c’era il gruppo della mia zona e ho partecipato al primo evento utile. Da quel momento faccio parte del gruppo Eur, zona dove vivo e sono diventata nel tempo amministratrice del gruppo Facebook Retake Monti, dove lavoro. I miei compagni di viaggio sono il primo tesoro che ho trovato e con cui condivido impegno sociale e ricche risate.

Cosa rappresenta per te retake?

Sono un tipo spiccatamente pratico, non amo fermarmi alla sola constatazione di un problema. Non accettando di vedere Roma in queste condizioni, Retake mi ha dato la possibilità di prendermene cura attivamente insieme ad altri cittadini che, come me, la amano profondamente e non accettano di presentarla al mondo così degradata. Lavoro con i turisti nel centro di Roma. Sento quindi una doppia forza dentro, un misto di orgoglio/dignità che mi spinge a reagire. Rimango molto male infatti quando si parla dei romani come incivili e incuranti; purtroppo in parte è vero quindi sono felice di far parte viceversa di quella cittadinanza attiva che, tramite Retake, pungola le istituzioni da una parte e promuove eventi di riqualificazione da un’altra.

Racconta un episodio divertente accaduto durante retake.

Più che un episodio si tratta di un processo a cui assisto spesso. Con altri volontari andiamo nelle scuole superiori per dei Retake Educational. All’inizio i ragazzi sono distratti, scettici, felici solo di aver scampato un’interrogazione o la prof che meno amano. La immaginano come un’ora di sermone sul decoro. Mi diverte da morire vedere il passaggio dal loro scettiscismo iniziale al totale coinvolgimento successivo grazie al nostro approccio dinamico. Iniziamo subito facendo ribaltare i loro banchi e facendo rimuovere schifezze ataviche con il raschietto. L’obiettivo è far vivere lo spazio “classe” come metafora di Roma e invitarli a guardare i luoghi dove vivono con nuovi occhi. Dalla prima passività, assistere alla loro energia per desiderare di voler recuperare tutta la classe, non ha prezzo!

Cosa dici a chi non conosce ancora retake?

Di non fermarsi alla rassegnazione e frustrazione di vivere nel degrado, di andare oltre la sola constatazione, oltre la porta di casa, e di partecipare attivamente per provare la soddisfazione di vedere un luogo del cuore recuperato.