
Ogni avvio dell’Avventura Retake è diverso dall’altro: Te, Paola, come ti sei incamminata?
era tempo che camminavo per le strade del mio quartiere e provavo un forte disagio per lo stato di abbandono e sporcizia nelle quali versavano, non facevo che lamentarmi tra me e me, poi un giorno la situazione dei cassonetti sotto casa, traboccanti di rifiuti, molti dei quali riversi a terra, mi ha spinto ad attivarmi e a prendere la situazione in mano: sono scesa per strada a ripulire da sola e fui notata da una vicina di casa che, per prima, mi parlò di Retake Roma. Mi è suonata subito come una buona notizia, pensai che avrebbe potuto farmi rompere l’isolamento delle mie azioni e alleggerire il senso di imbarazzo e timore del giudizio degli altri rispetto al mio attivarmi in solitaria.. un giorno, fatalmente, mi sono imbattuta in un gruppo di volontari che operavano nell’aiuola centrale di Viale Rizzeri nella zona di Cinecittà Est e notai Annibale Caccavale, non ci è voluto molto a decidere di voler far parte di quel gruppo! Erano gli inizi del 2016, una piccola grande novità stava entrando nella mia vita
possiamo dire che sei stata davvero fortunata?!
non c’è dubbio, non potevo trovare migliore accoglienza, tra loro si respirava coesione, pragmaticità e molta allegria ed Annibale è un vero capopopolo, autorevole, simpatico e insieme molto carismatico. Dopo un po’ di tempo fu proprio lui ad incoraggiarmi ad avviare un mio gruppo a Lamaro, inizialmente opposi delle resistenze perché non mi riconoscevo, allora come adesso, doti da leader, io sono certamente una buona gregaria. Comunque alla fine presi coraggio, forte del suo sostegno, per fortuna c’è un bel legame tra i gruppi del Settimo, non manchiamo di sostenerci vicendevolmente.
come è andato l’avvio del gruppo?
non è stato facile, né immediato, lo zoccolo duro del gruppo è piuttosto avanti negli anni, questo aspetto incide molto, è innegabile, poi, in tutta onestà, per ragioni di carattere, io non sono tanto capace di insistere, promuovere, blandire, pressare, eppure questa è un’attività che va fatta perché un gruppo cresca, di fatto siamo rimasti in pochi e un poco affaticati, fino all’arrivo di Gabriele Mastrofrancesco, il suo ingresso ha rappresentato una svolta. Gabriele è stato da subito molto presente, lui è una vera e propria macchina da guerra, ti faccio un esempio su tutti di come è capace di lavorare, una volta ha usato il tosaerba, imperterrito, con l’ombrello sopra la testa a ripararsi dalla pioggia, niente poteva fermarlo!
La sua infaticabilità e la sua energia sono proprio quelle che ci volevano tra noi. Comunque mi fa piacere ricordare il nostro primo evento, sostenuto dal gruppo di Cinecittà Est, eravamo vicino Via Saredo di fronte ad un supermercato, il direttore ci regalò delle piantine, fu un bell’esordio, io ero piena di entusiasmo e di lì a poco creai una chat whatsup di volontari, confesso che avevo delle grosse aspettative in termini di adesione

ma sappiamo che tra il dire e il fare..
questo è indubbio, al momento di attivarsi anche i cittadini più insoddisfatti si chiamano per lo più fuori. Comunque i primi tempi abbiamo organizzato Retake ogni 15gg e poi ci siamo entusiasmati all’idea di poter recuperare uno dei pochi spazi verdi del quartiere, quello di Via Saredo che era chiuso e di fatto inutilizzato. Erba alta 2 metri, persone che lo utilizzavano per i bisognini dei loro cani, insomma una discarica a cielo aperto! Io mi sono data molto da fare per conoscere la pertinenza territoriale che è risultata essere municipale, ho tentato la strada dell’affidamento, ma Retake non aveva i requisiti per poter concorrere, a distanza di tempo è stata la scuola ad ottenerlo, all’epoca c’era un Preside molto sensibile. Siamo stati proprio noi di Retake a convincerlo, abbiamo fatto da intermediari, il parchetto è attiguo ad un asilo, rilanciarlo era molto importante a sostegno dei bambini, a Lamaro gli spazi verdi attrezzati sono inesistenti, i bambini possono giocare solo nelle aree cementificate di fronte ai negozi, tutto questo è molto triste, restrittivo e penalizzante, per questo ci tenevamo molto. Insomma, unendo le forze ce l’abbiamo fatta e ne abbiamo tratto molta soddisfazione. Poi purtroppo il Preside nostro alleato è andato in pensione e la nuova Dirigente, non è stata per nulla collaborativa e ha di fatto chiuso con la nostra idea di apertura del parco al quartiere, una situazione molto bruciante per me e per tutti. Il mio gruppo ne è uscito demoralizzato, questa storia fa parte delle croci e delizie da cui è contrassegnata l’attività Retake
raccontacene un’altra positiva!
devo dire che vado orgogliosa del lavoro che abbiamo svolto a Piazza Cavalieri del Lavoro, abbiamo bonificato le aiuole, ricettacolo di immondizia e bivacco, e abbiamo trasformato una ex fontana in una sorta di stagno che si auto puliva, questo con l’aiuto di un professore biologo abbiamo inserito ninfee, calle e diverse piante acquatiche che ci hanno dato grande soddisfazione con fioriture tanto abbondanti quanto inattese. A distanza di tempo questo professore ha cambiato sede e il bivacco ha avuto la meglio, ancora una volta, mi duole dirlo, ci siamo ritrovati in balia dello scoramento e il Covid non è stato certo di aiuto: molte persone hanno avuto timore di aderire agli eventi o forse hanno trovato solo un alibi per disinteressarsene..

avete mai organizzato Retake Scuole?
siamo stati recentemente alla Margherita Bosco, una scuola materna che ci era stata segnalata da alcuni cittadini e noi abbiamo raccolto l’indicazione con piacere, anche grazie al supporto dei cugini di Cinecittà Est abbiamo ripitturato l’inferriata e il cancello, ripulito e sistemato l’area antistante l’ingresso: abbiamo trovato cumuli di sedie accatastate, calcinacci, erbacce e degrado ovunque. Anche in quella occasione c’è stata una nota di delusione, dei molti genitori che si erano proposti a collaborare con noi se ne sono presentati due. Siamo comunque riusciti a riportare un minimo di decoro grazie alla massiccia adesione dei volontari che si sono dati un gran da fare.
Io lavoro in una scuola dove siamo già andati con Annibale ed Alfredo per prenderci cura del giardino, è la Piaget-Diaz, intendo ritornarci per realizzare un murale sul muro di cinta, attualmente è bianco e vandalizzato, è una pena vederlo così. Di recente però abbiamo vissuto una fase molto lusinghiera, per merito di Gabriele, che ci si è dedicato a lungo, anima e corpo al parco di Via Carlo Fadda che sta tornando alla Comunità, si è trattato di una bonifica pesante resa possibile anche grazie alla collaborazione del Dipartimento Ambiente: in quella occasione sono venuti in nostro supporto molti volontari di altri gruppi, abbiamo molto apprezzato, è stato come vivere una festa e il blu delle nostre pettorine ha tinto di nuovo di speranza i nostri intenti.
mi sembra di capire che agite spesso su chiamata
siamo sempre in ascolto dei cittadini, salvo constatare che molto spesso, anche quando si fanno avanti, poi si dileguano, credo che questo accada in particolar modo nelle aree più degradate, sopraggiunge la desolazione, per questo bisogna saper resistere. Io in Retake credo molto, non tante volte in effetti, ma ho voluto prendere parte anche dei Retake generali, sono stata a Porta Maggiore, Piazza Vittorio, Piazza Ragusa
che cosa ti spinge a fare Retake?
Una forte motivazione di presa in cura del mio territorio, l’attenzione per me dovuta al quartiere, e poi dall’allegria che passa tra noi, nonostante tutto, ogni Retake ha una sua piacevolezza, accade sempre qualcosa di bello, da noi c’è anche grande convivialità, spesso a fine evento mangiamo insieme e da noi si mangia molto bene, possono dirvelo gli amici di Cinecittà che ce lo riconoscono sempre, nel tempo si è sparsa la voce che al LAMARO SE MAGNA!!
e tu saresti quella che non sa farsi promozione?! Buono a sapersi!

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