
Michela, avverto dal tuo accento che non sei spoletina, quali sono le tue origini?
“infatti, sono toscana, nata ad Arezzo da due genitori, Papà pugliese e Mamma siciliana. Mi piace ricordare questa mia provenienza meridionale, specie quando penso a panzerotti e cannoli!”
da quanto tempo vivi a Spoleto?
“sono qui da tre anni, ho raggiunto il mio compagno e poi ho dovuto cercare lavoro e l’ho trovato come Operatore Socio Sanitario, lavoro con la Cooperativa Il Cerchio: amo molto il mio lavoro, guai a chi me lo tocca”
ti sei presto inserita nella tua nuova città?
“non è stato immediato, come può accadere in piccoli centri, ho scontato una diffidenza iniziale e il campanilismo di alcuni abitanti, da un po’ le cose sono decisamente migliorate ed io sono grata a Spoleto, qui vivo e lavoro ed ho anche iniziato a rivestire nel mio piccolo un ruolo sociale. Io sono grata a questa Città per avermi a suo modo accolta e il fatto che io abbia deciso di prendermene cura è il mio modo di dire:”grazie””
in che modo si è avviato il tuo impegno di lotta al degrado della Città?
“mi sono presto resa conto che alcuni punti di Spoleto sono sporchi, come in tante altre città, una parte dei cittadini ha comportamenti maleducati ed irrispettosi, io non sono stata capace di far finta di niente. E così mi sono data da fare per conto mio. Nel mio tempo libero dedicavo un’ora a settimana per pulire qua e là, poi sono andata in rete in cerca di associazioni locali che si occupassero di questo, ma non le ho trovate. Nel gruppo FB “Spoleto sfoghi e segnalazioni”, dove ho scritto in cerca di associazioni a me alleate, si sono palesati dei cittadini che hanno affermato di pulire a loro volta da soli e così in brevissimo tempo ci siamo uniti, non ci sentivamo più soli! E in più, anche solo in cinque, non ci si sente più di agire come degli scemi.. Dal nostro incontro, il 10 marzo 2021 è nato il gruppo “Spoleto più pulita”. Avremmo voluto costituirci come Associazione, ma le spese legali e del commercialista quotavano circa 600 euro e ci abbiamo rinunciato. Dopo un anno dall’avvio delle nostre attività siamo diventati un gruppo fisso di dieci volontari e in quaranta hanno aderito al gruppo”

e quando e come hai conosciuto Retake?
“è stato uno tra i volontari a parlarmene, aveva conosciuto Rebecca. Gli ho subito chiesto di darmi il suo cellulare e l’ho contattata. La nostra telefonata è andata bene, abbiamo convenuto di incontrarci a Trevi dove Rebecca mi ha molto incoraggiata e mi ha dato degli ottimi consigli, suggerendomi di convertire il nostro gruppo in uno aderente a Retake. Mi sono subito resa conto di avere molti convincimenti in comune con Rebecca, quando il mio compagno è venuto con me ad incontrarla – lui è proprio la mia metà – si è reso conto che siamo davvero molto simili e le ha detto:” lei è proprio come te”, ed è proprio vero, abbiamo le stesse idealità. Ho parlato della prospettiva di diventare Retake con gli altri volontari del nostro gruppo originario e, dopo aver valutato i pro e i contro, ci siamo resi conto che aveva del tutto senso aderire”
quali sono secondo Te i vantaggi di far parte di Retake?
“i primi che abbiamo valutato favorevolmente sono la gratuità dell’adesione, eccetto la quota associativa annuale, la copertura assicurativa a sua volta gratuita. E quando si entra a far parte di una rete nazionale si guadagna notevolmente in autorevolezza”
parliamo dei vostri interventi
“noi li chiamiamo le “raccolte” perché di fatto raccogliamo grandi quantitativi di rifiuti, pensa che dai primi di ottobre 2021, quando siamo diventati Gruppo organizzativo Retake, al febbraio 2022, abbiamo realizzato 25 raccolte, con la frequenza di una ogni 15 giorni. E dopo i primi Retake nel Centro della Città abbiamo deciso di andare in mezzo alla natura, ad Eggi di Spoleto, una zona di campagna che va verso un bosco piena di sporcizia, abbiamo trovato cessi, una bombola del gas, un televisore e cartacce, plastiche e bottiglie in quantità. Ci siamo resi conto che anche le sponde del fiume Tessino che divide in due la Città sono piene di rifiuti, abbiamo deciso di organizzare una raccolta quando il meteo sarà più clemente. A questo riguardo desidero ringraziare la VUS, Val Umbra Servizi, per il supporto che ci dà in questo tipo di raccolta e anche per quello delle pile esaurite mettendoci a disposizione contenitori dedicati”
in che senso ti senti una retaker?
“io oltre alle azioni di pulizia sento molto i temi ambientali, quando sto con i miei nipotini mi impegno a condividere con loro giochi didattici di riciclo&riuso che apprezzano molto, più volte mi hanno detto che vogliono diventare retaker anche loro!”

Michela quanti anni hai?
“29. Voglio parlarti anche della nostra iniziativa “Stappa la solidarietà e tappa l’inquinamento”, abbiamo avviato la raccolta dei tappi di plastica che consegniamo alla AUCC Onlus, un’Associazione impegnata nella lotta al cancro e di progetti all’interno di ospedali da loro adottati. Una tonnellata di tappi equivale a 120 euro. Lo specifico perché io sono una pignola. Una ditta di Spoleto ci ha donato contenitori da 10 lt di acqua per la raccolta tappi. Ci siamo accordati con Don Edoardo, un prete molto impegnato nel sociale, ci ha concesso di mettere un raccoglitore davanti alla Parrocchia. E poi si è offerto di collaborare con noi un Professore di Ginnastica del Liceo Scientifico Statale Alessandro Volta. Questo Professore promuove attività che insegnino ai ragazzi la corretta raccolta dei rifiuti, come possano imparare a dare una seconda vita agli oggetti. Abbiamo messo a punto un progetto comune che è stato prontamente approvato da Preside e Consiglio di Istituto. Sono state coinvolte tre classi, viene loro rivolta una lezione teorica di 40 minuti e un’ora e venti viene dedicata alla raccolta. Abbiamo anche coinvolto l’Istituto IPSIA per un progetto analogo dove il fratello di un ragazzo che è morto, figlio di uno dei nostri volontari, è riuscito a far collocare uno dei contenitori di tappi. In quella scuola sono state ospitate varie associazioni, due sciistiche, due di mountain bike ed è venuta a conoscerci la Presidente della Regione Umbria, In quella occasione, il 13 dicembre 2021 (sono proprio pignola!), noi di Retake le abbiamo donato un astuccetto porta mozziconi della campagna Cambia gesto, la Presidente fuma, ci è sembrato utile.”
hai notato qualche cambiamento nella percezione dei cittadini da quando vi siete attivati?
“prima nessuno faceva caso alla plastica, adesso mi sembra siano modificate anche le modalità negli acquisti quotidiani, ci si fa più attenzione, si cerca di orientarsi anche al bio”
come ti sembra sia ulteriormente perseguibile questo cambiamento civico?
“tra noi ci diciamo che il fare e il farsi vedere è più importante di mille parole”

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