
Massimo, chiederti di andare a ruota libera è un po’ un controsenso con Te visto quanto sei schivo… Ci racconti come e perché hai scelto di far parte di Retake?
“Retake è stato l’approdo naturale dopo anni di “retake” in solitaria. Ho iniziato togliendo i cartelli pubblicitari abusivi messi nella zona dove avevo acquistato casa, non solo per un fatto estetico, ma anche per il fastidio che provavo nel vedere impunita la prepotenza di certi individui. Spesso lo facevo di notte, mentre rincasavo.”
non volevi essere visto?
“esatto, avevo l’impressione che potessero prendermi per matto. Eravamo arrivati al paradosso che era del tutto normale sfruttare illegalmente ogni angolo di spazio pubblico ed avere timore di contrastare certi comportamenti.”
e a lavoro finito ti sei pacificato?
“sì, tra l’altro alla fine hanno rinunciato a metterli. Questa attenzione all’ordine che proprio mi appartiene è diventata di fatto una passione, in più volevo dare un contributo per arginare il dilagante degrado della città. Ho quindi deciso di cercare in internet associazioni che si occupassero di cura dei beni comuni.”
e il dado era tratto! Ricordi il tuo primo Retake?
“lessi di un appuntamento su Via Tuscolana e andai. Fu lì che incontrai Alfredo. Da quella prima esperienza trassi subito una sensazione di sollievo, ho pensato: “c’e gente come me, non sono l’unico a fare questo!””
hai quindi continuato a prendere parte a degli eventi?
“in realtà ho deciso quasi subito di creare un gruppo nella mia zona, a cui poi è confluito quello del quartiere adiacente. Il riscontro del primo Retake fu buono, aderirono diverse persone. Per fortuna la mia zona è piuttosto curata, c’era qualche adesivo da staccare qua e là e qualche piccola tag da coprire, ma nel tempo non è stato necessario intervenire più di tanto. Il Retake più significativo a tutti gli effetti è stato quello della riqualificazione del lungo muro di cinta di un deposito ATAC. In quell’occasione un Istituto Bancario che ha la sede centrale nel nostro quartiere ci ha donato il materiale, inoltre abbiamo coinvolto un amico archeologo che ha fatto una visita guidata all’Antiquarium di Lucrezia Romana, una sorta di Retake Cultura.”

a distanza di non molto dal tuo ingresso in Retake ricordo che tu fosti il primo a rispondere al mio appello Facebook per un evento da dedicare ad Anna Magnani
“sì, quella pensilina andava assolutamente sistemata, tra l’altro proprio davanti agli Studios di Cinecittà, un’istituzione così importante nel mercato del cinema globale, un luogo che non poteva rimanere in quello stato di degrado. Aiuole incolte, quelle quattro locandine che raccontavano la storia della Magnani del tutto scolorite e le bacheche che le contenevano spaccate. Mi sono subito unito al tuo appello.”
a seguito della tua pronta adesione iniziammo a confrontarci per stabilire il da farsi
“si fecero coinvolgere anche tanti altri, Annibale si fece addirittura carico delle spese del plexiglass delle bacheche che avevamo intenzione di ripristinare. Un altro aspetto meritava cura, una riedizione della locandina, che fosse più contemporanea e rivista nei suoi contenuti. Lavorammo in squadra, te ed io in particolare. Quel lavoro è stato di fatto il primo “Made in Retake”. Ci siamo presi carico di un luogo fortemente iconico per riqualificarlo. La sua vicinanza agli Studios, l’istituzione che avrebbe dovuto prendersene cura, rafforzava la misura del suo abbandono. Il Municipio ci patrocinò l’iniziativa che fu tutta a carico nostro.”
in quell’occasione io ho scoperto per la prima volta le tue spiccate capacità grafiche, il tuo talento, lasciamelo dire
“sì, anche se non è il mio “campo”, ma come te ho preso seriamente questo impegno. Per la grafica ho fatto parecchie prove prima di arrivare di comune accordo a quella definitiva. Ricordo che te ti affannavi notte tempo a cercare delle immagini della Magnani, io facevo altrettanto, poi ci confrontavamo su quelle che più ci emozionavano, quelle che avevano maggiore resa visiva. Tu scrivesti ad una critica cinematografica per farti dare indicazioni sulla migliore fonte alla quale attingere per i contenuti, ti leggesti per intero una biografia della Magnani. In quelle nottate di lavoro che ricordo appassionato scoprimmo che la filmografia riportata nella precedente locandina non era completa!”
quel lavoro ci ha portato via oltre due mesi e poi è arrivato il momento dell’evento
“in quella occasione siamo anche intervenuti con i decespugliatori, poi è stato molto bello reinstallare le nuove bacheche e inserire al loro interno le nuove locandine. Andrea ha fatto uno splendido video in quell’occasione, terminava con il grido della Magnani prima della sua morte nel film “Roma città aperta”.”
quel video faceva accapponare la pelle… ma voglio sottolineare che le locandine erano bellissime, fattelo dire a gran voce!
“era venuto fuori un bel lavoro, lo ammetto. Quello che ha più contato per me è stato l’indicazione che abbiamo tratto della necessità di intervenire nei luoghi con una modalità più complessa.”

lo dico più enfaticamente io al posto tuo. Il tuo lavoro grafico è stato molto puntiglioso e nello stesso tempo creativo, esteticamente ineccepibile. Da quel momento io andavo diffondendo urbi et orbi quanto tu fossi bravo e ti ho fregato…
sorride un po’ sornione…
“in effetti poi sono seguite altre richieste, soprattutto sotto la presidenza dell’instancabile Simone, prevalentemente per le presentazioni istituzionali e per le imprese, è capitato in diverse occasioni che abbiamo lavorato di notte, a volte le tempistiche erano stringenti.”
sei diventato il grafico ufficiale, istituzionale di Retake
“i contenuti del materiale che girava dentro Retake avevano già un livello altissimo, bisognava solo migliorare un po’ le presentazioni che sono il nostro biglietto da visita, soprattutto quelle da utilizzare con le istituzioni e le imprese. La combinazione di contenuti di qualità e una rappresentazione curata accresce le nostre credenziali.”
un lavoro, il tuo, che raccontato così suona anche un po’ serioso
“per certi aspetti è vero. Eppure, io ho lavorato spesso in tandem con Andrea. Il nostro è un sodalizio professionale e anche molto goliardico. Ci divertiamo davvero tanto insieme.”
Andrea è il re dei burloni!
“sì in effetti lo è, ogni tanto anche io…”
e di nuovo sorride sornione. in Te ci sono due anime, lo confermi?
“se vuoi dire quella ludica e quella professionale, lo confermo.”
voi due fate un pò il gatto e la volpe e poi vi mettete sotto a fare roba seria: parliamo del lavoro del nuovo sito web di Retake
“volevamo fare un restyling grafico e strutturale pensato per rendere il sito più accattivante, fruibile ed immediata la comunicazione delle nostre attività. Io mi sono occupato prevalentemente di rivedere la struttura affiche’ fosse più semplice e intuitiva, rendendo la navigazione piacevole e veloce. Andrea si è occupato anche della realizzazione, in maniera impeccabile. Altre persone hanno contribuito nel rivedere i contenuti. È stato un ottimo lavoro di squadra.”
tra le attività che tu segui, zitto zitto, senza alcuna ostentazione, ci sta la tua interlocuzione con determinate amministrazioni, mi ricordo del caso dell’azienda romana di trasporti…
“sì trovavo insopportabile le loro comunicazioni fatte alla buona con carta e penna rimediate al momento, indicazioni approssimative, che già mettono in difficoltà noi, figuriamoci uno straniero in visita a Roma. Il limite si è superato quando ho visto un foglio scritto a penna attaccato con i cerotti ad un gabbiotto della stazione della metropolitana.”
Ho scritto ad un consigliere del Comune per chiedere di fare qualcosa, suggerendo di far realizzare dei template, almeno in italiano ed inglese: uno per l’ascensore rotto, uno per i tornelli guasti, etc. Devo dire che si è speso parecchio per la causa ma non si arrivava mai a conclusione. Alla fine, glieli ho fatti io e mandati via mail. A distanza di poco tempo, con stupore, ho visto utilizzare cartelli ben fatti, molto simili al mio format. Ora non so se si ispirati ai miei, ma sono felice che abbiamo preso coscienza che non era solo una questione di forma, ma anche di sostanza, ne giova anche la reputazione della città.”

una grandissima soddisfazione!
“piccola rispetto al tanto che c’è da fare…”
quanto devo pungolarti per farti parlare di Strada dei Parchi?!
“quella storia è iniziata con una segnalazione per una questione di decoro. Ho ricevuto una pronta risposta da parte dell’Amministratore Delegato che ha replicato in maniera concreta e molto cortese, una persona di notevole spessore. Ho deciso di espormi e di parlare di Retake. La risposta è stata una spiccata dichiarazione di interesse. L’interlocuzione è proseguita con Francesca che ha presentato l’associazione. Il risultato è che ne è nata una collaborazione, ci hanno donato un furgone brandizzato con i nostri loghi e abbiamo condiviso poco dopo un grande Retake alla stazione metro di Torre Angela. Ne seguiranno altri.”
nel frattempo sei diventato consigliere del Direttivo di Retake Roma
“da ottobre 2020. A me e Alfredo è stato dato il ruolo di supporto agli Admin. Io sto curando prevalentemente le procedure e i documenti di loro utilizzo, trovo che questa modalità sia la più rispondente alla mia struttura mentale, alla mia formazione e al mio carattere”
con assoluta sintesi possiamo trarne che sei un fantastico, prezioso grafico e un insospettabile burlone, puoi smentirlo?!
“sul primo punto ho qualche difficoltà a convenire, ma sì dai è vero, sul secondo non potrei proprio negarlo.”
E ci scambiamo un altro sorriso
“aspetta, prima di concludere ci tengo a dire una cosa. Io dentro Retake ci sto anche e soprattutto perché ho stretto delle bellissime amicizie. Non avrei mai avuto possibilità di conoscere persone cosi eterogenee da cui traggo un arricchimento quotidiano. Questo è il più grande valore aggiunto per me.”

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