Marco, sei il responsabile di Retake Palermo, una realtà cittadina che si è ispirata a Retake Roma e che sta portando avanti da anni eventi di riqualificazione urbana. Quale è la data di inaugurazione del vostro gruppo?

ci siamo costituiti come associazione di volontariato l’8 aprile del 2016, ma ci siamo attivati come volontari nel 2015. Eravamo un gruppo autonomo di amici, esasperati dal degrado che ci circondava, stufi di limitarci alla sola lamentela e un giorno ci siamo infatti risolti a scendere per strada. Decidemmo di farlo alla fermata di un tram, si trattava di un’opera realizzata da tempo che non veniva inaugurata ed era quindi inutilizzata, questa assenza istituzionale aveva offerto terreno fertile al vandalismo, ci trovavamo di fronte ad un’opera pubblica che era stata pesantemente attaccata ancora prima di funzionare. In casi clamorosi come questi all’indignazione occorre opporre l’azione e noi eravamo pronti a farlo. Intervenimmo su scritte volgari a Brancaccio. In quella occasione vennero fatte delle foto che poi girarono in rete, noi fummo contattati da varie persone interessate a ripetere lo stesso tipo di intervento in altre fermate del tram. L’opera era piuttosto innovativa a Palermo, si trattava infatti del primo tram, fu osteggiata da una certa frangia di persone per ragioni politiche. La data di scadenza per l’inaugurazione del tram era l’1gennaio 2016, se ne discusse in aula, in consiglio comunale, fino al 29 dicembre e ancora non si riusciva a prendere una direzione conclusiva, io ero presente

il vostro fu un esordio civico con una certa risonanza

il primo intervento fu nel maggio 2015, poi ci dedicammo al tram anche a dicembre dello stesso anno. Incominciammo a comprendere che rispetto alla nostra volontà di incidere era importante attivarsi per fare proselitismo. E in effetti ogni volta che scendevamo per strada si aggregavano persone. Questo riscontro ci ha fatto entrare nell’ordine di idee di guardarci intorno sul piano nazionale per individuare un modello organizzativo al quale conformarci e fu così che abbiamo conosciuto Retake Roma

con chi hai preso i primi contatti?

il primo che ho conosciuto è stato Antonino Battaglia, ci spiegò in maniera circonstanziata tutti i passi che avremmo dovuto seguire per associarci, ma confesso che tutta quella burocrazia mi scoraggiò al punto di farmi desistere. Poi, a distanza di un po’ di tempo, l’urgenza di non rinunciare ad alcune donazioni che avevamo ricevuto mi indicò la strada della trasparenza e della legalità. D’altronde tutto quello che cresce sconta la complessità e così sono ritornato sui miei passi e ho adempiuto a tutte le formalità per fondare, anche a Palermo, Retake. Di lì a poco abbiamo chiesto una presentazione al Sindaco, volevamo che prendesse atto delle nostre intenzioni e dei nostri obiettivi

il Sindaco addirittura!

R: sì, ci ha accolto personalmente nell’Aula del Consiglio Comunale con alcuni suoi assessori e consiglieri di tutte le forze politiche, è stato subito colto il valore del nostro operato

verso quali obiettivi vi siete mossi?

la prima attività ufficiale ci ha visti impegnati sulla cartellonistica e in particolar modo nella ripulitura delle mappe per turisti, non potevamo accettare che non fossero leggibili. Siamo partiti da Palazzo delle Aquile, sede del Comune, e ci siamo avviati verso il Centro storico. Quindi ci siamo dedicati ai piccoli arredi urbani come cassette della luce e postali, panchine, pali della luce e semafori. Poi con l’arrivo dell’estate ci siamo focalizzati sulle spiagge

Palermo ne ha più di una

sì, nella costa Nord Arenella, Vergine Maria e Addaura, nella costa Sud Romagnolo e Bandita e in mezzo c’è il porto. Noi siamo andati in tutte a fare raccolta di rifiuti e plastica, in una occasione abbiamo organizzato un Retake scuole molto strutturato riuscendo a mobilitare ben 400 bambini delle scuole elementari. In quella occasione abbiamo dato vita ad un imponente Plogging

un progetto davvero ambizioso

direi proprio di sì visto che contemplava anche la conversione della plastica ad una ditta che costruisce giostre per bambini. Ai nostri bambini abbiamo potuto comunicare che il frutto del loro lavoro aveva animato un parco per altri bambini. Con le Scuole abbiamo lavorato anche in altre occasioni, l’ultima iniziativa si chiamava Attiv@mente e oltre alle lezioni teoriche ci ha visto impegnati nella riqualificazione delle aree verdi della scuola

il vostro, con le Istituzioni, è un rapporto continuativo?

noi siamo riusciti ad ottenere un passaggio al quale tenevamo moltissimo e che ci ha ripagati, la creazione dell’Assessorato al Decoro Urbano che è stato istituito nel 2019

grandioso! Che tipo di vantaggi avete ottenuto?

R: un notevole snellimento dell’iter autorizzativo ed operativo. Se prima avevamo quattro, cinque interlocutori, adesso ne abbiamo uno solo, è stato davvero un successo. Quello che invece ancora non si sblocca è l’approvazione del Regolamento dei Beni comuni e lo viviamo come una grossa occasione mancata

ricordo un vostro post di qualche anno fa che aveva ancora un sapore di novità: fu un vostro allestimento in rosso di una panchina scelta simbolicamente in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne

sentiamo molto questo tipo di gesti, in quel caso eravamo al Giardino Inglese, oggi Giardino Piersanti Mattarella, successivamente ne abbiamo dipinta una di giallo per la Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo del 7 febbraio e un’altra ancora con i colori dell’arcobaleno il 17 maggio in occasione della Giornata contro la discriminazione di genere. Siamo attenti a rispondere ed interloquire con quello che ci si muove intorno. Per la giornata del Creato, il 4 ottobre, siamo andati a pulire una spiaggia e lo facciamo  sempre creando rete a più livelli. Io non concepisco di entrare in un territorio a gamba tesa, ci vado con umiltà, dopo aver preso atto delle associazioni che vi operano e dopo essermi presentato, diversamente sarebbe arrogante

immagino che questo atteggiamento vi ripaghi

noi siamo tenuti in buona considerazione: di recente abbiamo ottenuto gli apprezzamenti del Prefetto per un nostro intervento in un asilo nido che era stato incendiato. Abbiamo ritenuto doveroso restituire ai piccoli un ingresso riqualificato e abbiamo dipinto la cancellata di tanti colori, lavorando anche insieme a loro

immagino quanta gioia in quelle ore

la gioia è una delle componenti di Retake, io non ho mai conosciuto un retaker che non mi abbia rappresentato la gioia che trae nel fare Retake, quanto lo faccia stare bene, credo che questa sia una costante che ci accomuna tutti

ti sei risolto a co realizzare eventi sponsorizzati

abbiamo ospitato un evento Cifabella e ne avremo altri due tra giugno e ottobre, è imminente un evento con Iqos e in passato siamo stati sostenuti anche da Unicredit. Noi vediamo queste occasioni con occhio favorevole e infatti abbiamo programmato un evento con Helbiz, un’azienda di monopattini in sharing, che sarà proposto come una passeggiata eco sostenibile con i monopattini che percorreranno per lo più le piste ciclabili

questa iniziativa dà l’idea di un’accelerazione

quello che è certo è che non intendiamo fermarci, Retake è altamente benefico per noi e per la cittadinanza, noi lo facciamo con passione che è la benzina più potente