
gli anni trascorsi dentro Retake sembrano volare…
eh si, il nostro gruppo festeggerà i suoi primi 5 anni a settembre 2021 e, in effetti, sembra ieri. È iniziato tutto per caso: ero iscritta ad un gruppo FB di quartiere, “Sei di Ottavia se…” e, in quel periodo, molti abitanti, me compresa, sentivano l’esigenza di attivarsi per il quartiere. Nonostante i problemi della zona, ci avrebbe fatto piacere organizzare qualche evento, si parlava di un mercatino natalizio, ma, oltre a non sapere come muoverci, molti rilevavano che i pochissimi spazi disponibili erano anche molto sporchi… ed era vero. Così, fui proprio io a proporre di organizzare un Retake: avevo visto un servizio al tg3 che parlava di alcuni cittadini che si erano attivati per il decoro urbano, me ne sono ricordata e ho lanciato la proposta senza pensarci tanto. Tra vari commenti che seguirono, spuntò quello di Angelo Guida che rispose: “Io ci sto!”. Abbiamo cominciato a contattarci e a cercare di capire come muoverci, ci siamo incontrati di persona e, così, scoprii che abitava a 700 metri da casa mia e, in tanti anni, non ci eravamo mai incrociati. Se non ci fosse stato lui, che non si è fatto vincere dalla pigrizia, dal disfattismo e dalla polemica, probabilmente la mia proposta sarebbe rimasta inascoltata e il gruppo non esisterebbe
basta solo considerare Retake che già ti regala l’incontro con una persona con la quale ti sei costantemente interfacciata in questi cinque anni
R: nel mio caso Retake mi ha regalato incontri con tante persone, gli amministratori del gruppo in primis: abitiamo tutti piuttosto vicini e non ci eravamo mai incontrati o frequentati. Basti dire che Rosalba De Santis è stata una collega di mia madre per 40 anni, si sono conosciute al lavoro poco più che ventenni, si sono riconosciute a vicenda durante un evento. Erasmo Gallese abita nella via parallela alla mia e non ci eravamo mai visti. Angelo Guida abita un po’ più lontano, a circa 700 metri, e non ci eravamo mai visti e, forse, essendo tanto diversi, non ci saremmo incontrati mai: lui è un’ottimista, molto positivo, pronto a mettersi in gioco e con una grande forza propulsiva, io sono più diffidente, ho i piedi di piombo, sono più scettica (ma mi piace pensare che sia “prudenza”), talvolta pessimista.
siete complementari l’uno all’altra ed entrambi combattenti
io combattente non lo so…diciamo…tignosa, soprattutto quando mi arrabbio e/o indigno. Ho sempre pensato che fosse una caratteristica negativa ma, devo dire che, a volte, anche una rabbia ben incanalata può diventare energia per attivarsi e non mollare. E, per andare avanti con Retake, nonostante le difficoltà, le critiche, la poca collaborazione e lo stato del quartiere, serve. Da noi scarseggiano i luoghi di aggregazione, non abbiamo nemmeno una piazza degna di questo nome. abbiamo un pesante problema di verde, che è tanto, bello ma scarsamente curato, ci sono tanti adesivi dappertutto e, spesso, cartellonistica abusiva Mi pare di vedere il quartiere sempre più sporco e le Istituzioni non fanno fronte adeguatamente alla cosa. Le tantissime segnalazioni, spesso, rimangono disattese.
che tipo di rapporti avete con l’Amministrazione?
ci relazioniamo con vari Enti, con la Presidenza del Municipio, con AMA e la Polizia locale, lo facciamo ripetutamente e abbiamo imparato molto della macchina amministrativa e delle varie realtà della zona. Purtroppo, la risposta che in genere riceviamo è di appoggio, di autorizzazione, ma molto poco di attiva collaborazione. È come se ci dicessero: “Voi fate pure, ci piace l’iniziativa e vi appoggiamo ma noi non possiamo fare di più”. Non nascondo che questo mi fa stizzire, perché penso a quanto entusiasmo, passione e determinazione ci mettiamo, tutto a spese nostre, spendendo il nostro tempo libero, la nostra presenza in famiglia magari, e chi di dovere fa il minimo (nel caso più fortunato) sindacale! Comunque, ciononostante, noi andiamo avanti

con l’andare del tempo è cambiata la tua percezione del quartiere?
assolutamente sì! Oggi lo vivo di più, non ci dormo solo. Vedo le sue bellezze, le sue enormi potenzialità e le sue brutture. Mi chiedo costantemente che cosa potrei fare per migliorarlo. Lo osservo e lo calpesto con consapevolezza e mi sento responsabile di un messaggio di possibile cambiamento. Notiamo quanti altri cittadini si sono attivati e si attivano in zona: abbiamo conosciuto altre realtà associative vicine, di carattere culturale, sociale e ludico, anche tramite l’iscrizione all’Albo delle attività associative del Municipio XIV
siete diventati una ricchezza per il quartiere
noi abbiamo indicato con i fatti una prospettiva di cambiamento.
come siete stati vissuti al vostro esordio?
online sempre alla grande, di persona…meno. Direi che, forse, solo recentemente, la gente partecipa un po’ di più, ma i primi due anni sono stati difficili: ci sono stati tanti eventi che si sono svolti solo con noi amministratori. Abbiamo avuto periodi di scoraggiamento. Una volta abbiamo dovuto prendere atto di aver davvero esagerato: era fine maggio, faceva caldissimo e stavamo sfalciando un’area verde senza alberi. Eravamo boccheggianti, mi ricordo che Angelo era bordeaux, una di noi si è dovuta distendere sui sedili della macchina. Dopo quella volta ci siamo ripromessi di tarare meglio le nostre forze e non chiederci più l’impossibile.
ricordi il primo Retake?
era al parco giochi di via Tarsia e venne ad aiutarci Maria Stella Giuliani di Retake Roma Monte Mario. Ripulimmo anche dei giochi per i bambini vandalizzati, le risporcarono quella stessa notte. Quella volta ci siamo detti che non ci saremmo arresi, fu la prima volta del nostro” Non molliamo”.
siete stati anche nelle Scuole?
abbiamo collaborato con gli Istituti Comprensivi Octavia e Pablo Neruda, hanno partecipato i presidi, i genitori e gli alunni, al comprensivo Octavia Besso, partecipò lo stesso Preside e i genitori lavorarono con i loro figli. È stata una cosa che mi è piaciuta molto, è un modo speciale per dare l’esempio ai bambini
i retaker lottano, con le azioni e la parola: in che modo dovete prevalentemente agire voi?
sicuramente a livello “fisico” ma anche tramite le tantissime segnalazioni, alcune criticità non possono che essere demandate agli Uffici di competenza. Certi fenomeni si possono affrontare solo insieme: una volta Ama è venuta in soccorso con l’autobotte e la idropulitrice per rimuovere dei cartelloni abusivi attaccati sui lati del cavalcavia di accesso a Ottavia, erano tanti e altissimi e solo così abbiamo potuto staccarli.

questa lotta perenne sembra appassionarti
io adoro Ottavia, penso proprio che se fosse pulita sarebbe un paradiso. Qui è la mia casa e io qui non mollo. Che è poi l’equivalente di quello che penso di Roma: Roma è un diamante che va tagliato nel modo giusto affinché possa rendere al meglio.
quale aspetto più ti convince della proposta Retake?
la visione e missione di una cittadinanza attiva, cosciente e consapevole, del territorio, dei propri diritti e della propria energia che parte dal basso e che segnala cosa è migliorabile per il bene di tutti. Si tratta di un cambiamento lento ma che via via vede sempre più partecipazione e risultati. É una specie di “risveglio”, come è accaduto a me con gli adesivi abusivi, prima non li vedevo affatto, poi mi sono accorta di esserne circondata.
a volte durante i Retake ci accadono cose sorprendenti
sempre vicino al cavalcavia di accesso a Ottavia, c’è un’area verde completamente dimenticata che si è trasformata in una giungla di sterpaglie e rovi e, durante un evento, ci siamo entrati trovandoci cumuli di rifiuti, collinette di bottiglie di birra, coperte e anche un materasso arrotolato e imbustato. La Polizia che stava con noi ha ipotizzato fosse un’alcova finalizzata alla prostituzione. Abbiamo affidato il caso alle indagini e ci siamo ritornati dopo diverso tempo, durante un altro evento, per dare un’occhiata: abbiamo ritrovato roba simile, più vari dvd pornografici. Abbiamo buttato quanto più abbiamo potuto.
voi non mollate!
sarebbe un assurdo. Retake mi ha dato l’opportunità di attivarmi per la mia collettività e, nel rispetto della sua natura e della sua missione, agisco tenendo ben fermo il principio dell’apartiticità, sono rispettosa del nostro logo, non voglio sporcarlo, per tutto quello che rappresenta.
parli con rigore, con serietà e grande senso di responsabilità
so che si possono fare cose importanti insieme. Abbiamo in mente e nel cuore un progetto importante, sfidante, e lo realizzeremo appena possibile. C’è un anfiteatro nel quartiere costruito 35 anni fa come opera a scomputo. A causa di una stagnazione burocratica e una causa fallimentare ancora non si capisce bene di chi sia la competenza dell’area Ci siamo già mossi, parlando con alcune Autorità e quando se ne verrà a capo vogliamo organizzare un grande evento congiunto con tutta Retake Roma per riqualificare tutto. Ho partecipato a due Retake generali, uno all’Esquilino e l’altro a Piazza Fratelli Lumière, nell’edizione di Bella, Roma 2019. In poche ore e tante braccia abbiamo fatto meraviglie: non ci siamo solo limitati a pulire, come capita tante volte a noi che siamo pochi, ma abbiamo proprio riqualificato, pitturato, aggiustato, piantato. Sarebbe un grande regalo alla Comunità di Ottavia e io so che la rete Retake non ci lascerà soli!

Retake
A grass-roots citizen movement – non-profit and apolitical –promoting beauty, long term viability and urban regeneration by encouraging the diffusion of civic pride and the notion that each and every resident can take personal responsibility in contributing to the civic and economic growth of all of Italy.
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