
Ciao Luisa, quanti anni sono che hai incontrato Retake?
“quasi cinque e a me sembrano dieci per le tante cose fatte e battaglie affrontate.
Se penso che iniziai in un momento molto delicato per me, dopo un grande intervento, la strada fatta con il gruppo è veramente tanta.
come ti sei avviata?
“negli ultimi anni viaggiai spesso e la mia meta fu la Gran Bretagna, meravigliosa…. precisa in tutto, curatissima, pulita, per me un sogno dal quale mi sono presto risvegliata all’Infernetto. Il mio desiderio più forte fu quindi di fare concretamente qualcosa per il mio quartiere e contattai il gruppo di Ostia a me vicino. Il mio debutto come gruppo autonomo fu poi dirompente, alla scuola Cilea: eravamo ben 40 tra mamme e bambini e pulimmo tutto l’esterno, estirpammo a mano tutte le infestanti, togliemmo adesivi dai pali, spazzammo i marciapiedi, tutto quello che è opportuno fare in un Retake. Beh, che dire? proprio un bel ricordo. Ma quello fu il trampolino di lancio di tanti e tanti altri retake anche e soprattutto di spirito diverso.”
le scuole sono un po’ il tuo pallino?
“senza dubbio, ne abbiamo curate diverse e ripetutamente, dopo la Cilea siamo andati alla Mozart ed è proprio alle elementari della Mozart che abbiamo sperimentato i nostri laboratori di educazione civica e ambientale. Alla Mozart facemmo anche due grandi murales e inoltre più genitori si occuparono anche del prato; alla scuola Cilea, dove siamo ritornati in occasione della Festa di fine anno, allestimmo un bellissimo banco con oggetti di arte di riciclo, dolci e biscotti fatti in casa. L’iniziativa più bella? le Olimpiadi Retake!
In realtà quando organizzo i retake confesso che tendo a programmare per filoni tematici, tenendo conto dei bisogni che registro intorno a me e della stagionalità.”
spiegaci meglio
“io tengo conto di valori per i quali a mio parere vale la pena spendersi e quindi organizzo eventi specifici che li traducano concretamente: ho una grande sensibilità sulla questione ambientale e quindi ho dato vita ad attività di recycling e riuso alle quali ci dedichiamo particolarmente nei mesi invernali, tengo alla cura del Verde che ci impegna soprattutto in Primavera, ritengo opportuno la formazione dell’educazione civica ed ambientale che in genere curo ad aprile e maggio, trasversalmente ho piacere di promuovere eventi che abbiano una connotazione solidale.”

prima che nascesse il format Retake Solidale tu hai infatti lavorato con i migranti: che anno era?
“tra il 2017 e il 2018 ho collaborato con il CAS (Centro Accoglienza Solidale) locale e abbiamo quindi avuto con noi una decina di migranti ventenni che hanno portato una straordinaria energia e che si sono certamente sentiti molto accolti da noi. Ancor prima che si unissero a noi li ho incontrati presso il loro centro facendo delle lezioni di educazione civica perché potessero avere maggiore consapevolezza di cosa li invitavamo a fare. Rimasi sorpresa perché il nostro convincimento della bontà della cura dei Beni comuni era anche il loro.
Ma nel versante solidale ho anche aperto le porte ai disabili della onlus Happy time, persone con disagi fisici che hanno lavorato con noi in diverse occasioni ed ogni volta ti lasciano nel cuore una bella lezione di vita.
I tuoi Retake hanno avuto spesso una buona adesione e immagino sia per questo che ti sei offerta di ospitare i festeggiamenti del St. Patrick’s Day all’Infernetto.
“si, era il 17 marzo del 2018, la preparazione di quel Retake fu lunga e laboriosa, ero conscia della sua valenza istituzionale e volevo che la collettività vi prendesse parte a vario titolo: in quel caso i negozianti furono generosi e alla fine ci ritrovammo in un centinaio a restituire dignità ad un’area verde abbandonata a se stessa. Quel Parco non ha un nome, è un’opera a scomputo che non è stata accatastata, io sogno potergli dare il nome di Mattia, un bambino che all’Infernetto ha perso la vita sulla strada.”
ti sei anche occupata della decorazione di alcune casette Acea
“erano deturpate dalle affissioni abusive e abbiamo pensato che il colore avrebbe rappresentato un deterrente e così è stato, negli anni ne abbiamo riqualificate tre che ancora tengono, inattaccate.
Ma di fatto l’attività che più ci chiama è quella della cura del Verde: all’Infernetto molte aree verdi sono abbandonate a se stesse, nessuno si occupa della loro manutenzione e la loro incuria sfocia nel degrado. Abbiamo quindi iniziato con le aiuole delle rotatorie, prendendoci anche cura di alcune querce che erano state colpite da un atto vandalico incendiario. Puoi immaginare la soddisfazione di averle salvate! In quell’occasione sono ricorsa all’ausilio di una ditta esterna per poter avere un trattorino che si prendesse cura dell’erba.
immagino che nelle scuole non vi siate limitati ad una mera riqualificazione degli esterni
”certo che no, come accennato prima, nel 2017 con Annalisa Terrasi, alla Mozart, abbiamo offerto lezioni di educazione Civica e invitato i bambini a creare un simbolo che parlasse della loro Scuola: ne tirarono fuori uno talmente convincente che è diventato quello ufficiale della Scuola! Un Mozart particolarissimo che è stato dipinto anche sulla parete della scuola materna, sul sito e sulla loro carta intestata. Nella Primavera del 2018 portammo anche le Olimpiadi per bambini e il mercatino del riuso, i bambini erano entusiasti e si applicarono in un murale tutto loro.”

nel 2019 sei stata impegnata in un’altra grossa impresa nel centro commerciale I Giardini di marzo: ricordo le foto di una grossa fontana che vi siete industriati a ripulire
“prima del Retake più grosso siamo andati tre volte a livello dimostrativo. volevamo fondamentalmente scuotere i commercianti e convincerli ad adottare l’area visto che il Municipio non se ne occupa anche se è una delle poche Aree prese in gestione Municipale. Abbiamo quindi coinvolto la ditta Green Garden Service di Nino Elisii perché portasse un trattorino e i decespugliatori. Abbiamo lavorato alla riqualificazione delle panchine, liberato i vasconi dalle scritte vandaliche, riqualificato la fontana all’interno e all’esterno. L’impatto dell’intervento è stato talmente positivo che i negozianti si sono convinti a pagare la manutenzione continuativa e ad oggi anche se, come accade in questa realtà di Roma, questo verde orizzontale viene gestito dai negozianti. E… Vittoria fu.”
a grandi passi, tra un retake ed un altro, siamo arrivati al lockdown
“esatto, duro, durissimo neanche a parlarne.. tra le tante riflessioni in me si è fatto strada nel tempo il desiderio di omaggiare gli operatori impegnati a vario titolo nella lotta al Covid e ho voluto farlo con la modalità già diffusa nel quartiere.
vale a dire?
“è entrato a far parte del nostro gruppo Mauro Caverni, un uomo di 73 anni che ha una bella vena artistica. L’abbiamo lasciato libero di esprimersi nel decorare qua e là il quartiere in senso gioioso. Ha realizzato 3 chiocciole che abbiamo installato su un pino mediterraneo vicino ad una fermata dell’autobus, ha aggiustato diverse panchine, una dedicata alla Giornata Internazionale contro la violenza alle Donne e un’altra al piccolo Mattia investito sulle strisce pedonale da un ragazzo, anche lui molto giovane.
ricordo che in quei mesi terribili ti sei anche attivata in favore delle famiglie in difficoltà per la consegna di pacchi solidali
“lo abbiamo fatto unendoci ad un gruppo che le conosceva, quindi rivolgendoci anche ad una Casa Famiglia. Come ti dicevo l’aspetto solidale è in me molto vivo, queste mi sono sembrate le attività più sensate vista la drammatica urgenza del momento”
ma il gruppo non si è del tutto fermato operativamente
“abbiamo subito un piccolo rallentamento, ma ci siamo comunque occupati della pulizia di due grossi parcheggi di supermercati che monitoriamo perché non si trasformino in discariche”
qualche mese fa, esattamente il 13 marzo, avete inaugurato una installazione in alluminio suggestiva
“sì, alla presenza della Polizia, della Municipale, di un prete della Parrocchia e della Direttrice ASL abbiamo ringraziato medici, infermieri, poliziotti, Vigili del Fuoco per l’enorme impegno profuso quest’anno e che sappiamo non ancora concluso. L’installazione raffigura ognuno di loro.”
Anche il tuo impegno non dà segni di cedimento
“vero! ma desidero condividerlo d’ora in poi con Daniele Cristofaro che si occuperà dei Rapporti con le Istituzioni e Luana Cetorelli che seguirà il progetto InRetake e le segnalazioni: sono certa che proseguiremo ancora più uniti e rafforzati.”

Retake
A grass-roots citizen movement – non-profit and apolitical –promoting beauty, long term viability and urban regeneration by encouraging the diffusion of civic pride and the notion that each and every resident can take personal responsibility in contributing to the civic and economic growth of all of Italy.
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