Luisa, a Roma e ogni qualvolta ti incontriamo dal vivo, da Te arriva un sorriso radioso e c’è davvero luce nei tuoi occhi

“mi sento di dire che sto attraversando un periodo felice, rasserenato, della mia vita”

e Retake ha un suo peso con questo?

“sicuramente, Retake me l’ha in qualche misura cambiata”

come hai incontrato questa proposta civica?

“io sono una grande amante della Natura, in città ci sto stretta, sono decisamente più proiettata verso i colli, la campagna. Per la città provo insofferenza, a me arriva brutta, grigia. Vivo nel quartiere Arcella che non è decisamente verde e purtroppo sino a qualche anno fa piuttosto degradato. Ho iniziato a provare disagio e a voler intervenire in senso qualificante, ma devo ammettere che da sola alla lunga non me la sentivo, talvolta il mio ex marito mi diceva: “sembri una matta” e in effetti alla fine mi sono risolta a smettere le mie iniziali azioni in solitaria”

di che anno parli?

“era il 2017. Comunque non mi sono data per vinta e ho iniziato a contattare e aderire a qualche iniziativa di quartiere, ci si misurava per prendere insieme decisioni politiche di ordine pratico, in difesa di un’aiuola, di un prato. Rimanevano tuttavia interventi sporadici. Poi un giorno ho visto una locandina attaccata ad un paletto, promuoveva un evento di riqualificazione, mi sono emozionata, sentivo finalmente di non essere più sola ed ho immediatamente aderito. Ricordo che era estate, ho incontrato subito un gruppetto di volontari allegri ed intenzionati ad agire a beneficio del quartiere. Ad Arcella c’è un alto tasso di immigrati, è una zona trascurata, eppure devo dire che negli ultimi anni ho registrato un’ampia reazione della Cittadinanza, anche da parte delle fasce giovanili, il quartiere si è vivificato”

una sorta di riscatto sociale

“assolutamente, pensa che è stata anche promossa una Biennale di Street Art”

fantastico e come è andata?

“da noi c’è un gallerista d’Arte piuttosto noto, l’iniziativa è stata sua, ha trovato dei finanziatori privati, ha collaborato con alcuni associazioni di Arcella, l’invito a partecipare è stato esteso a giovani artisti di tutta Europa, il quartiere è stato decorato in più punti e nel tempo gli street artist più meritevoli sono stati ospitati nelle due Gallerie di Carlo Silvestrini, alcuni di loro sono oramai ben quotati.”

che rapporti avete rispetto all la Street Art?

“buoni, anche se devo dire che una volta abbiamo fatto indispettire qualcuno di loro, eravamo in una piazzetta che abbiamo ripulito in occasione di un evento Ikos e ci è sembrato opportuno rimuovere anche delle immagini di alcuni maialini da una cabina telefonica, erano sporche e consunte, si sono risentiti, per loro anche quelle erano un’espressione artistica che andava rispettata. In realtà noi abbiamo solo cura del territorio e siamo ben lontani dal voler determinare conflitti”

e quali i rapporti con l’Amministrazione?

“ottimi, sono andati sempre più migliorando, l’Amministrazione sta sempre più coinvolgendo le Associazioni in eventi di Clean up, interviene nella pulizia delle serrande commerciali, ha sviluppo una spiccata sensibilità nella lotta al degrado in tutte le sue forme, allo scopo di rivitalizzare alcuni quartieri”

possiamo dire che questa svolta sia partita dal basso?

“senza ombra di dubbio, il merito dell’Amministrazione è stato quello di cogliere questa spinta dei Cittadini e adesso noi siamo arrivati a siglare un Protocollo d’Intesa con il Comune..”

lo so, lo so, poi ne parliamo! voglio capire i passi che avete fatto per arrivare a questo traguardo così lusinghiero

“sin dal 2017 noi abbiamo scelto come modalità di confronto, comunicazione ed organizzazione operativa una chat WhatsApp in cui siamo oramai in 400, un sette/otto di noi fanno parte del gruppo degli organizzatori, siamo cresciuti, e in un paio di quartieri si sono organizzati potremmo dire dei “sottogruppi” di cittadini operativi. Grazie all’Assessore al Verde gli Scout ci hanno offerto di appoggiarci presso la loro sede e così possiamo fare le nostre riunioni dal vivo, è una casetta lungo gli argini, un luogo molto bello. Comunque noi quando ci incontriamo una volta a settimana per lavorare ci raduniamo anche nelle nostre case e poi ci scappa sempre un’occasione conviviale, anche questo è Retake!”

in che misura dici che Retake ti ha cambiato la vita?

“mi ha travolto, coinvolto al massimo, mi ha fatto cambiare punto di vista. Ho compreso concretamente che le cose si possono fare, ci si può liberare del brontolio e passare al sorriso, alla propositività, alla positività: questo progetto, in continua evoluzione, ha un’enorme ricaduta sociale perché rende le persone contente. E fa comprendere in maniera tangibile che si può ottenere in gruppo quello che da soli è impossibile. Quante cose è possibile fare, i risultati parlano! Quello che accade è che ci si butta alle spalle la lamentela e si agisce in prima persona per risolvere: io ho colto subito tutto questo, sono diventata più aperta, apprezzo sempre la tantissima varia umanità che incontro, provo proprio una fortissima voglia di buttarmici dentro al cento per cento! Anche per questo ho voluto seguire anche l’evoluzione di Retake Italia e prendere ispirazione da Roma, voglio conoscere tutte le realtà e continuare ad imparare, il confronto tra noi è cruciale.  Voglio seguire, capire, comunicare. Sono talmente convinta della ricchezza di far parte di una rete nazionale Retake che a volte quando incontro anche altre realtà di volontari propongo sempre di aderire anche loro, non potrebbero che trarne giovamento, penso a Chioggia, Vicenza”

il tuo impegno è quindi molto intenso

“si è assolutamente intensificato negli ultimi due anni, non c’è giorno che non mi dedichi a Retake, assorbe moltissimo del mio tempo libero perché penso che se si vuole organizzare qualcosa al meglio, niente debba essere trascurato. E così ho sempre una lunghissima lista di cose da fare, ci contattano in tanti, io voglio stare appresso a tutto, ma a volte mi viene l’ansia, non è facile conciliare lavoro, vita privata e gli impegni di Retake. Per questa ragione stiamo cercando altre persone con le quali condividere alcune responsabilità”

noi ci rivolgiamo soprattutto ai contesti urbani, in che modo sei riuscita a tener conto della tua radicata passione per la Natura?

“spesso lavoriamo lungo gli argini, oppure partecipiamo a pulizie delle spiagge, sono bei posti e poi ho scoperto che a me piace molto pitturare, apprezzo la cura che si può rivolgere alla Città a vari livelli”

da voi a Padova, il problema è meno sentito, i livelli di incuria non sono così alti

“questo è vero, anche se diversi dettagli vanno curati e, comunque, se vuoi dire che stiamo messi meglio di Roma, ti dico che io Roma la adoro, è una Città fantastica, la sua Storia, l’archeologia, ogni sua pietra, ogni suo portone mi affascina, ci verrei a vivere! tra voi retaker romani ho scoperto Persone speciali, passionali, coinvolgenti, di grande supporto per noi, ci state accanto sempre, per qualsiasi aspetto, in voi abbiamo trovato un appoggio strutturale e morale. E se penso anche alle altre Città mi piace immaginare che potremmo via via visitarle per la soddisfazione di conoscerle e rafforzare i legami tra noi. In Retake l’aspetto relazionale gioca tantissimo”

e risuona anche in Te?

“Mi piace molto prendermi cura delle relazioni al nostro interno, spesso faccio anche delle telefonate anche solo per sapere come va, non si può prescindere dall’avere buone relazioni per quello che facciamo. Io sono una persona gioiosa di mio e quindi le nostre modalità mi calzano a pennello e poi ogni volta mi rendo conto che è la dimensione del gruppo che ci rende possibili le nostre azioni, tra noi condividiamo la stessa visione e gli stessi obiettivi e riusciamo a raggiungerli proprio perché agiamo insieme. Mi sono misurata con altre realtà di volontariato, ma non mi ci sono trovata. Questo mio convincimento dell’assoluta bontà del nostro progetto mi porta a stare un po’ su tutto insieme ad Ettore, i primi tempi ho persino trasformato il mio garage in magazzino. E ne abbiamo fatta di strada.. ricordo quella volta che ci siamo messi a riqualificare una piazzetta vicino casa, i miei vicini commentavano che erano sette anni che chiedevano all’Amministrazione di intervenire e lo stesso Assessore ai Lavori Pubblici ci ha chiesto:”ma se poi passa un vigile?!” Le cose sono proprio cambiate, un giorno ci ha contattato direttamente il Sindaco, da noi in Giunta comunale è stato approvato il Regolamento dei Beni comuni, come Retake abbiamo siglato un Protocollo d’Intesa con il Comune, eppure sentirci affidare direttamente dal Gabinetto del Sindaco l’incarico di rimettere a posto il Centro storico per noi è il massimo!”

avete fatto un gran lavoro di sensibilizzazione verso l’Amministrazione, ti senti anche chiamata alla formazione nelle Scuole?

 

“insegno Matematica e Scienze alle Medie, del mio impegno Retake non parlo molto agli alunni, preferisco che lo scoprano un po’ alla volta….ma ho presentato il progetto al mio Istituto, abbiamo curato due edizioni di Retake Scuole, lo scorso anno abbiamo coinvolto parecchie classi, quest’anno solo le prime. Abbiamo fatto un lavoro sulla raccolta differenziata, adesso ci sono degli alunni di seconda che rivestono il ruolo di controllo che venga ben conferita. Quando abbiamo portato i ragazzi all’esterno del plesso scolastico li abbiamo invitati ad osservare gli aspetti migliorabili”

Retake cambia lo sguardo verso la Città

“al punto che quando passeggiamo insieme non ci sfugge più nessun dettaglio, ci scambiamo sguardi d’intesa tra noi e già siamo proiettati all’azione. Retake si presta anche all’inclusione sociale, è capitato di lavorare con un ragazzo del Mali, a volte il CSV ci invia qualche ragazzo arrivato da poco in Città. Questa è una esperienza di grande apertura, noi siamo in ascolto dei bisogni espressi dalla Cittadinanza e sempre pronti a rispondere con azioni concrete”