Gabriel, quanti anni hai?

“tra poco venti”

allora quando hai iniziato a far parte di Retake eri davvero giovane!

“era l’anno prima della Maturità”

che studi hai seguito?

“il Tecnico Industriale Elettronico, adesso frequento Ingegneria Aerospaziale, un bel salto, la mia vita per certi versi è cambiata”

perché ti sei interessato a Retake? Alla tua età molti giovani pensano ad altro

“è stato casuale, o, per meglio dire, sono andato in soccorso di Mamma, era settembre 2019, a me è sembrato giusto farlo, era necessario innaffiare delle piante e a me andava proprio di dare un aiuto a lei”

quando è avvenuto lo scatto per cui hai aderito in piena convinzione?

“durante il primo lock down: nonostante un evento già preparato fosse stato annullato, mia Madre non si è data per vinta, voleva fare qualcosa a tutti i costi. Davanti al nostro palazzo c’erano rifiuti, molti adesivi, sportelli Enel vandalizzati e lei mi disse: “perché non interveniamo?” Io ero titubante, non mi andava che tutti ci vedessero fare quelle attività e forse non ne vedevo lo scopo, ma Mamma è riuscita a convincermi. Siamo scesi con lo smalto e i raschietti e dopo qualche ora il risultato era bellissimo e proprio sotto casa nostra! Mi sono reso allora conto che il degrado che avevamo tolto io non lo avevo mai notato! Abbiamo ricevuto molti complimenti dai condomini e vicini di casa, ho capito che quello che avevamo fatto aveva avuto un grande impatto sulle persone. E ne ho tratto molta soddisfazione personale. Da quel giorno il mio modo di vedere i luoghi era cambiato, di fatto prima non mi rendevo proprio conto della differenza tra un luogo degradato ed uno curato”

come hai vissuto la pandemia?

“all’inizio più o meno OK, si percepiva l’aria di una novità, per quanto brutta fosse, ma ci sentivamo tutti sulla stessa barca a condividere le sofferenze del periodo; ho sofferto di più per le restrizioni che sono venute dopo, eravamo liberi formalmente, ma si una libertà un po’ soffocata”

dopo qualche mese di lock down, Retake ha aderito all’iniziativa dei pacchi solidali

“in quel periodo ci siamo un po’ illusi di essere diventati tutti più vicini, in effetti si avvertiva uno spirito di Comunità, io non ho preso parte alla distribuzione dei pacchi, ma trovo sia stata un’iniziativa molto importante e mi sarebbe piaciuto partecipare: ogni volta che si agisce in favore della Comunità io ho voglia di contribuire, compatibilmente con i miei impegni di studio. E adesso che sono all’Università purtroppo il mio tempo libero si è ulteriormente ridotto, poi negli ultimi due mesi ho anche lavorato”

dove hai lavorato?

“all’Arthurland, è un pub che sta al Parco dei Medici, a volte lavoravo anche fino alle 2/2.30 di notte”

i tuoi amici come vivono il tuo impegno di volontario Retake?

“io ho scelto di frequentare persone che la pensano più o meno come me, in diversi mi hanno fatto i complimenti e sono riuscito a coinvolgerli. Grazie ad un Retake Scuole, quando frequentavamo il quinto, un mio compagno di classe ha conosciuto Retake e ha cominciato ad unirsi al gruppo di Acilia.

E’ stata Sabina Damato ad organizzarlo e ha aderito anche mia Madre, il mio istituto era l’Armellini, è stato un incontro di sensibilizzazione on line, non si è riusciti a realizzare un PCTO, ma almeno qualcosa si è smosso, successivamente una ragazza ha partecipato con me a due eventi e poi è andata anche a Magliana.”

tu dove lavori prevalentemente come retaker?

“faccio parte dei gruppi Bravetta Pisana e Corviale Casetta Mattei”

quali sono i momenti che più apprezzi?

“certamente quando è bel tempo, poi quando sfalcio l’erba, ogni tanto uso il tosaerba alla Piazzetta dei Floridi. Comunque a me piace molto anche verniciare e quando sistemiamo le panchine. Sono sempre pronto a dare una mano dove serve. Apprezzo molto l’impatto dei prima e dopo, mi riempie di soddisfazione. E a maggior ragione perchè condivido questa mia passione con Serena, la mia ragazza”

uh, che bello! Hai faticato per convincerla a venire con Te?

“per nulla, pensa che è proprio lei che ogni tanto mi dice:” quando andiamo?”

da quanto tempo state insieme?

“un anno e otto mesi, era il settembre 2019. L’estate scorsa eravamo sulla spiaggia di Fregene solo noi due, ci siamo messi a raccogliere i rifiuti”

tua Madre (Rossella Verdosci n.d.r.) è molto impegnata nel Retake solidale ed è stata un tassello irrinunciabile di quello a Colle Oppio: sei riuscito a partecipare anche Te?

“ad uno nel corso dell’estate, quando ero un po’ più libero e ne ricordo anche un altro molto partecipato, quella volta ero lì con i miei amici”

che cosa vi spinge a fare la vostra parte?

“ci diciamo che dobbiamo fare qualcosa, lamentarsi soltanto non basta, non basterà mai. E’ anche importante dire la nostra quando ci accorgiamo di comportamenti civicamente non corretti, per esempio se qualcuno butta una cicca o una cartaccia per terra, secondo me persone così vanno riprese, bisogna fargli notare che non va bene, bisogna avere il coraggio di farlo. Poi c’è un altro aspetto: finchè uno non prova a partecipare e a prendersi cura di un luogo non si rende conto in che condizioni stia, per questo io dico: “venite a vedere”, solo così uno poi lo capisce. Io penso che noi giovani dobbiamo prendere in mano la situazione e contribuire a far cambiare i comportamenti per diventare cittadini migliori, con una maggiore responsabilità civica e partecipare ai Retake è il modo migliore per acquistare consapevolezza. Oltre al Retake vero e proprio però, bisogna imparare a fare correttamente la differenziata, produrre meno plastica possibile, rivedere i propri consumi in assoluto, comprare meno vestiti, meno hi tech. Mi sono accorto che è necessario guidare alcune persone, io per esempio regalo di tanto in tanto gli astuccetti Cambia gesto a qualche amica.”

che rapporto hai con il tuo quartiere, Bravetta?

“trovo sia stupendo, è pieno di vicine aree verdi, la Riserva naturale Valle dei Casali, Villa Pamphili, Forte Bravetta. Io amo stare nel Verde, per pic nic, colazioni, uscite con gli amici, mi piace anche studiare lì, è importante poter prendere una boccata d’aria, il contatto con la natura mi rilassa, ne sento particolarmente bisogno quando sono stressato”

e in che rapporti sei con Napoli, la tua Città di origine?

“Napoli mi piace tantissimo, ci ho vissuto fino ai miei dieci anni, adesso ci torno con piacere da turista, penso che se ci dovessi mai tornare a vivere mi mancherebbe troppo il tanto Verde che ho trovato a Roma e che lì è molto carente. Io in realtà non mi sento romano, nel senso che penso che non si debba essere necessariamente cittadino di una Città per amarla, io amo anche Torino quando ci vado. Di Roma apprezzo i suoi spazi verdi, la Cultura, la Storia, ovunque vai trovi un sito archeologico, anche quando vado all’Università a Castro Pretorio ci sono mura antichissime”

ritornando all’Istituto Armellini, prima di Retake notavi le tantissime scritte vandaliche che avvolgono tutte le sue pareti?

“no, non ci facevo caso, eppure oggi vedo che quell’Istituto è deturpato dalle scritte vandaliche. Io la penso così: quando un graffito è autorizzato per rendere un muro bianco e sporco più vivace, è cosa buona e giusta. Sono del tutto contrario quando le tag vengono fatte in maniera incontrollata su mura che non si prestano. Le tag contribuiscono a creare degrado e degrado chiama degrado..”

sentendoti parlare penso che tu saresti perfettamente in grado di farlo anche di fronte ad una classe: è così?

“mi sarebbe piaciuto parlare a scuola mia”

che carattere hai, Gabriel?

“devo a volte superare quel minimo di imbarazzo iniziale, ma poi io sono un chiacchierone, mi piace stare in contatto con le persone”

a seguito del lock down molti hanno perso la voglia di uscire, di fare, qualcosa sembra non essere più come prima..

“forse è successo un po’ anche a me, o, invece, è più dovuto al fatto che gli impegni universitari mi tolgono molte energie. Io, pensando a Retake, mi dico che è un ottimo modo per uscire, fare qualcosa e condividere dei bei momenti con tante persone diverse facendo qualcosa di buono!”

colgo il tuo entusiasmo: quale è il valore di Retake che più apprezzi?

“a me piacciono di più i Retake in cui si fa Comunità, non mi piace quando si va solo a  pulire. Parte integrante di Retake è la socialità, lo Speak up, non dobbiamo fare Retake fini a stessi. Apprezzo molto quando allestiamo banchetti in cui si mangia, si parla, si fanno le foto, ci si prende un caffè. Di Retake mi piace cogliere tutte le sue sfumature”