
Enrico, te sei romano?
direi italiano di cultura straniera, io ho svolto tutta la mia formazione di studi, Università compresa, in Francia, ma ogni estate i miei mi portavano dai nonni a Roma per cui ci siamo tutti legati a questa Città dove i miei si sono poi stabilizzati ed io ho poi scelto di vivere con mia moglie. Ho un bel ricordo dei miei anni universitari, facevo parte di una Confraternita studentesca che mi ha comunicato uno spirito di comunità molto forte, identitario.
un’esperienza che potrebbe averti reso più ricettivo di altri alla proposta di Retake
senza dubbio, come anche il fatto di essere vissuto in un nucleo familiare di quattro fratelli, quello è stato il mio primo modello comunitario. Comunque ancor prima di conoscere Retake, decisi di darmi da fare in favore di Casal Monastero, il quartiere dove sono andato a vivere nel 2011. Il degrado delle erbe infestanti sui marciapiedi mi metteva a disagio, mi impegnai perciò come consigliere del CdQ per occuparmi del Verde. Si scriveva alle Istituzioni, facevamo segnalazioni, sollecitavamo quello che già allora doveva essere il minimo sindacabile. Tutt’ora nel 2021 il Comitato di Quartiere ASSC Casal Monastero è un importante punto di riferimento per il quartiere, spronato dalla sua energica presidente Elvina Gjoni ed il suo direttivo tra cui l’infaticabile Max & Nadia. Ricordo che nel 2014 fu Luisa, che fa parte anche lei del CdQ, a parlarmi per prima di Retake. Mi decisi a contattare Alessia Mollichella, referente di zona, che mi spiegò che chi volesse fare Retake doveva organizzarsi e pulire autonomamente. Per me fu una folgorazione, si poteva uscire da quel senso di rassegnazione, era possibile organizzarsi e fare Comunità.

con che frequenza Te e il tuo gruppo fate i vostri interventi?
in media una volta al mese, a volte anche di più. Siamo uno zoccolo duro di una diecina di volontari, a volte mi limito alla organizzazione amministrativa di eventi promossi da altri retakers volenterosi: Marco Collepiccolo, Franco Calzetta, Claudio Bordignon, “Big” Luciano, Adriano, Stefania, Marco, Mauro, Paolo, Stefano, ecc. Via via facciamo sinergia con altri nel quartiere. Ci siamo particolarmente organizzati per agire sul Verde, abbiamo sei decespugliatori con i quali abbiamo seguito il Corso di Sicurezza sugli attrezzi a motore tenuto da Ilaria Wood. Confesso che ci mancherebbe un trattorino, chissà che non arriveremo ad avere in dotazione anche quello
il vostro è un quartiere un po’ isolato, o per meglio dire costruito come a chiudersi in se stesso e circondato dalla campagna: questa logistica immagino tenda a farvi stare tra voi, che rapporto c’è mediamente tra abitanti?
ci si conosce, ci si saluta, pur essendo un quartiere di Roma a volte sembra avere delle dinamiche da paese. Io sono certamente conosciuto grazie a Retake. Con noi lavora spesso il CdQ con il quale siamo in ottimi rapporti e dal quale io sono uscito dopo aver trascorso circa tre anni al Torrino per ragioni familiari. Noi siamo molto operativi, il CdQ intrattiene maggiormente i rapporti con le Istituzioni. Ai nostri eventi si uniscono periodicamente l’Associazione dei Genitori, gli Scout, la Parrocchia. Questa unione ci fa ovviamente più forti e valorizza il nostro verde che quando è curato è davvero bello. E poi c’è da tenere conto della gioia dei piccoli, pensa che il nostro è tra i quartieri di Roma con il più alto numero di bambini! Per quello che mi riguarda io passo tutta la settimana in giro per lavoro, quando torno a casa mi dedico alla famiglia, e se ho del tempo libero anche al quartiere. E non vivo il mio impegno da volontario come un obbligo, per me è anche un piacere

che cosa ti dà Retake?
Molto. E’ autogratificazione, è vita sociale, ti porta anche a fare una utile attività sportiva, ti fa uscire dalla frustrazione provocata dai disservizi diffusi e ti compensa. Per me ha una funzione quasi catartica. E poi c’è la sua valenza politica: perché è vero che è un movimento apartitico ma rappresenta anche una rivolta pacifica al disfunzionamento amministrativo/istituzionale, insegna a vedere il bello, educa al gusto, spinge il cittadino a rivestire un ruolo civico, lontano dalla rassegnazione. Io colgo una molta etica in Retake, dal senso del bello si educa al senso del giusto.
mi colpisce come tu abbia saputo trovare una tua collocazione a Casal Monastero, a dispetto dei tuoi trascorsi europei
c’è indubbiamente un notevole contrasto che mi si palesa ogni volta che, per esempio, torno in Baviera dove ha la casa madre l’azienda per la quale lavoro. Lì è tutto lindo e pinto, tutto perfetto. Però penso a dove sto e mi dico: “e che sarebbe di me se trovassi tutto a posto sotto casa? Se il mio quartiere fosse così, mi sentirei altrettanto utile?” Retake mi ha fatto scoprire l’appropriazione del territorio. Uno Stato che non funziona porta all’attivismo del cittadino e io in questo attivismo ci sto bene

Retake
A grass-roots citizen movement – non-profit and apolitical –promoting beauty, long term viability and urban regeneration by encouraging the diffusion of civic pride and the notion that each and every resident can take personal responsibility in contributing to the civic and economic growth of all of Italy.
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