
Cristiano, spero accetterai che la tua determinazione come retaker è ancor più speciale di altri, ci sei operativamente e ci stai anche indicando una direzione di maggiore consapevolezza rispetto allo stato dell’arte dei nostri spazi pubblici: raccontiamo come sei entrato a far parte di Retake e i progetti che hai in seno alla nostra Associazione
“Ritengo che ognuno di noi sia speciale a modo suo. Ho conosciuto Retake diversi anni fa ed ebbi uno scambio on line con Manolo che amministra il gruppo della Montagnola dove io abito. La mia prima reazione fu del tipo “che bello, che bello!”, ma poi, come può capitare nella vita, il mio iniziale entusiasmo ha lasciato il posto ad una sorta di distacco, a causa anche di un personale periodo complicato. Ho ripreso i contatti durante il primo lockdown, avevo un pò di tempo in più e volevo reagire a quella situazione di stasi. Mi sono orientato verso il gruppo di San Paolo. Stavolta mi sentivo determinato a fare la mia parte. Sono stato accolto da Sabina, una persona spiccatamente accogliente, molto disponibile, simpatica, aperta. In quel periodo iniziò la mia avventura, quella effettiva. In quello stesso periodo stavo anche seguendo un progetto ideato da me, accarezzando l’idea che potesse diventare anche un mio secondo lavoro: di fatto io amo molto viaggiare e andare a vedere in giro per l’Italia le proposte di attività accessibili alle persone con disabilità, principalmente quelle sportive, artistiche, culturali, di intrattenimento nel tempo libero. E’ un modo per unire l’utile al dilettevole, vista la mia passione del viaggio. A Roma ho visitato il ristorante “One sense”, si trova a Garbatella e ci lavorano anche camerieri non udenti. A me ha incuriosito la modalità con cui ci si potesse interfacciare con loro. Di fatto i clienti fanno le ordinazioni indicando le loro preferenze con il dito sul menù, i camerieri vengono chiamati con il segnale luminoso e il personale udente conosce la LIS (Lingua Italiana Segni). Tanto per citare altri esempi, fuori da Roma a Castiglion fiorentino è attiva una scuola di volo in ultraleggero, il cui Presidente è in sedia a rotelle, ed esiste una squadra acrobatica di volo con piloti in carrozzina”
cosa stai apprezzando di Retake?
“ho sempre riscontrato un grande affiatamento, sia nel gruppo di San Paolo del quale oramai sento di far parte, ma anche in generale in tutto l’ambiente associativo. Mi sono sentito accolto nel migliore dei modi, non con quell’atteggiamento pietistico che capita di scontare in molti ambiti. No, dentro anche altri gruppi Retake ai quali mi sono unito (Montagnola e nel Terzo Municipio con Emanuela ed Alessandra) ho avvertito una grande naturalezza nel relazionarsi con me, e così dev’essere. ”

come raggiungi i nostri eventi?
“usufruisco del supporto economico che deriva da un bando comunale che regola il trasporto in taxi delle persone con disabilità. Di fatto un budget mensile che mi consente di muovermi senza problemi nel territorio del Comune.”
quali attività segui durante gli eventi?
“all’inizio mi sono divertito ad usare le pinze, poi mi sono prestato a pitturare. Ritengo Retake anche un modo per scoprire i miei limiti e, laddove possibile, provare a superarli.”
presto sei diventato Socio di Retake
“ho accolto con piacere l’invito della Presidente, Francesca Elisa Leonelli, a diventare socio di Retake. Ho raccontato di essere in contatto con gli sviluppatori di una applicazione, la WeGlad, che sta per Gladiatori, che dietro questo simbolo sottende l’idea di combattenti per l’accessibilità”

ti sei ritrovato nelle finalità della loro iniziativa
“è un aspetto che mi interessa molto. Durante la chiacchierata con la Presidente mi sono reso conto che poteva aver senso avviare una collaborazione tra WeGlad e Retake. Ne abbiamo parlato tra noi retaker e ci siamo trovati subito d’accordo. L’idea che ne è nata è tanto semplice quanto sfidante nella sua applicazione in una Città così espansa come Roma. Ma a mio avviso vale la pena di iniziare. Si tratta di mappare la situazione delle barriere architettoniche a Roma avvalendosi dell’app WeGlad, scaricabile su Android e IOS. I gruppi Retake sono molti, sono un’ottima base di partenza”
dovrai formarci ad utilizzarla e soprattutto educarci ad entrare in questa osservazione puntuale
“sono ben felice di farlo. Mi sento ormai parte integrante di Retake e mettere a disposizione la mia esperienza, derivata anche dal convivere con la mia disabilità sarà una bella esperienza. Quando lavoro durante i Retake mi piace sentirmi parte attiva, usare il mio corpo, mi compensa dal mio lavoro che è sedentario. E mi piace molto stare sulla strada. Stare all’aria aperta è un’altra forma di riscatto dal luogo chiuso nel quale lavoro: tempo fa, parlando con MM, che è stato per anni il Presidente del Parco Veratti e con il quale continuo a stare ancora in contatto nonostante oramai lavori nel Municipio, ci venne in mente di creare uno spazio per un orto urbano fruibile anche da persone in sedia a rotelle. A me piacerebbe molto perché sarebbe un’altra occasione sana per respirare senza costrizioni.”
con Emanuela hai iniziato a mappare alcune barriere architettoniche
“abbiamo individuato alcuni itinerari che andremo a monitorare, app alla mano. L’Eur sarà molto probabilmente la zona dove a breve ci muoveremo per testare l’applicabilità della app WeGlad. Ovviamente chiunque voglia darci una mano è benvenuto.”
ti aspettiamo per la formazione!

Retake
A grass-roots citizen movement – non-profit and apolitical –promoting beauty, long term viability and urban regeneration by encouraging the diffusion of civic pride and the notion that each and every resident can take personal responsibility in contributing to the civic and economic growth of all of Italy.
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