
D: Madre, moglie, manager e retaker.. un fardello non da poco: come Retake è entrato nella tua vita?
R: Io stavo vivendo una fase nella quale mi ritrovavo satura dal degrado che mi circondava e piuttosto arrabbiata con l’Amministrazione, al punto che non facevo nulla per dissimularlo. I toni delle mie segnalazioni erano piuttosto caldi, trovavo opportuno che cogliessero tutto il mio disappunto.
Ad un certo punto mi sono resa conto che quell’approccio non pagava e che andava corretto il tiro della comunicazione, in Ama ero conosciuta per il gran numero di invii e solleciti, eppure non vedevo risultati: si è fatta strada in me la fondatezza ed efficacia di una comunicazione gentile che alla fin fine caratterizza un retaker DOC.
Segnalare è rimasta per me una pratica fondamentale alla quale ricorro ancora e spesso, specie nei momenti in cui la somma degli impegni lavorativi e familiari non mi consente di organizzare eventi.
D: tu in realtà ti sei saputa barcamenare egregiamente e hai fatto molte cose. Quando sei diventata Admin del gruppo Valcannuta?
R: il mio primo retake data 28 settembre 2014, ne ho visto di strada, nel vero senso della parola!
D: il tuo gruppo è stato tra i primi a provarsi nella collaborazione con le Aziende.
R: sì, il primo Retale aziende fu con l’Imperial Tobacco che ha sede a Val Cannuta. Ricevemmo una donazione di 1500 euro che convertimmo in parte in materiali e qualificammo lo spazio antistante il loro ufficio. Ma il vero salto è stato il progetto con la Servier.

D: come è andata?
R: siamo partiti per nostro conto, c’era un’ampia porzione di prato che si trovava in condizioni penose e l’abbiamo bonificata. Quindi ho indirizzato alla Servier una lettera di ampio respiro con l’intento di far sì che facesse la sua parte nel restituire decoro alla zona circostante al loro Head quarter. La risposta fu di pieno consenso, aveva preso l’avvio una felicissima partnership che ha raggiunto il quinto anno di vita. Un Retake condiviso con loro ha visto una massiccia presenza dei loro dipendenti, Amministrazione Delegato compreso, e la sensibilità che hanno ripetutamente dimostrato alla causa è andata oltre: grazie alla Servier nel 2019 abbiamo potuto piantumare 25 alberi in un bel Parco a Val Cannuta e l’azienda quest’anno per il terzo anno ha adottato un’area verde confinante tra la loro sede ed un asilo vicino.
D: tu hai preso parte ad un Bando europeo, il No Planet B, che è stato deciso dovesse andare in favore di Corviale.
R: E’ stata la prima volta che come Retake ci misuravamo con la complessità di un bando di quella natura. Abbiamo creato una squadra di lavoro alla quale hanno preso parte volontari di Retake Roma come Elena Viscusi, Roberto Maxia, Gianni Romano e Roberto Salvan assieme e cittadini di altre associazioni come Viviamo Corviale che da tempo si occupa di altri progetti anche con noi e Sestante con cui abbiamo sperimentato una app di avvicinamento alla flora locale. Ci abbiamo lavorato fitti fitti per due mesi e lo abbiamo vinto. Oltre ai 10.000 euro che ci siamo portati a casa ci si sono spianati davanti altri sei mesi di lavoro non privi di sfide come quelle della rendicontazione e di una serrata organizzazione per far fede agli impegni presi. E’ stato un laboratorio molto formativo, quella esperienza ha fatto un po’ da apripista per tutti noi.

D: il programma di attività che avete portato avanti è stato fitto e stimolante
R: abbiamo promosse diverse iniziative nel quartiere, partendo da riunioni di presentazione del progetto con i cittadini, scuole ed esercenti nella Biblioteca di quartiere, giornate di decoro nel parchetto di quartiere in cui abbiamo ripulito giochi e realizzato un murale con i genitori della scuola vicina, organizzato visite guidate e un altro murae in una scuola vicino. E alla fine festa finale!
E’ stata l’occasione di sperimentare un’ampia partecipazione, la fatica è stata tanta, ma altrettanta la nostra soddisfazione, in Retake è così, servono dedizione, una squadra efficiente e coesa e l’entusiasmo a mille, a noi non è mancato nulla
D: immagino tu abbia preso parte anche a Retale Scuole
R: assolutamente sì, il mio essere madre mi ha avvantaggiata nel coinvolgimento dei genitori, siamo intervenuti sia all’interno che all’esterno delle scuole curando anche un murale
Adesso ho in serbo un progetto che non vedo l‘ora di realizzare all’esterno di una scuola media che si affaccia sul Parco della Collinetta. Voglio che venga riqualificata l’area inserendo panchine, potenziata l’illuminazione, piantumate delle piante, installata una telecamera. Mi sono fatta realizzare un rendering da Paolo Di Pasquale e spero che la Servier possa finanziarci il tutto. Incrocio le dita!
D: bello avere un main sponsor! Sono rimasti conquistati da Retake
R: la realtà è che come Retake abbiamo sempre più guadagnato in credibilità ed attendibilità, lo noto anche negli scambi con l’Amministrazione, siamo tenuti in grande considerazione.
Ne ho avuto un’ennesima riprova quando siamo stati chiamati in causa da un gruppo di abitanti della via De Francis esasperati dallo stato di abbandono in cui si trovava il parchetto Melvin Jones non più manutenuto da chi lo aveva realizzato. Siamo intervenuti di concerto con il gruppo RR Aurelio Boccea e in due anni quel luogo è stato del tutto trasformato

D: che ruolo ha avuto l’Amministrazione?
R: beh posso dire con non poca soddisfazione che noi abbiamo fatto da intermediari tra i cittadini molto contrariati, il Municipio e il Servizio Giardini che ora hanno finalmente preso in carico l’area. Abbiamo raggiunto pienamente l’obiettivo: riqualificato il parco, pacificati i cittadini, richiamate la Istituzioni al loro dovere.
D: tu collabori da sempre con diversi altri gruppi e hai preso anche parte a diversi Retake generali.
R: Uno dei motivi per cui faccio Retake è l’apprezzamento delle persone. Ne ho conosciute di meravigliose, disinteressate, generose, sono affascinata dalla loro eterogeneità a vari livelli. Con alcuni gruppi ho un legame speciale perché abbiamo creato tra noi un piacevolissimo rapporto di mutuo soccorso. E così negli anni sono stata spesso a Corviale, Muratella e a seguire ad Aurelio Boccea e Bravetta. E poi ad unirci c’è stato anche il nostro presidio a Battistini.
D: giusto, a Battistini il gruppo locale non è riuscito a ripartire ma voi non avete abbandonato la Metro.
R: noi eravamo già vicini alla precedente Admin Susanna Morini, seguimmo la realizzazione del murale di My Color e nel tempo ci siamo resi conto che quel posto non poteva essere abbandonato al suo pesantissimo degrado. La nostra insistenza ha finalmente indotto Ama e Atac ad intervenire, in quell’area siamo stati davvero pungolanti.

D: sono passati quasi sette anni del tuo ingresso in Retake: in cosa ti sembra ti abbia cambiata
R: ho la sensazione che abbia tirato fuori il mio innato senso civico che non avevo avuto altre occasioni di agire, né a livello politico e neanche nell’ambito scolastico delle mie figlie. Si è accesa in me la passione.
D: tu sei un componente del Comitato etico.
R: è un compito che assumo con una certa riluttanza, non mi capacito come in un Movimento di persone così belle come le ho descritto si possano creare focolai di conflittualità, me ne rammarico molto.
D: la Newsletter da Te curata ti restituisce nuovamente una parte positiva di noi…
R: senza dubbio, ho la percezione di quanto stiamo crescendo e a me questa prospettiva piace molto, vorrei poter dare di più.
D: tu hai dato molto, lo hai dato in qualità e trovo splendida la tua versatilità, dalla vittoria di uno sfidante bando europeo alla presa in cura dei tombini!
R: ah, è vero! Ma qui sono stata solo le braccia di Roberto di Muratella… a volte serve anche solo quello!

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