
Anna, è stato bello seguire come nel corso degli ultimi due anni e passa, a dispetto della paralisi pandemica e del tuo essere ritornata nella tua regione di origine, tu non ti sia affatto allontanata da Retake!
“con Retake tutto è stato casuale, eppure nulla è casuale, penso che la mia sia stata una risposta in armonia con il mio radicato convincimento buddista che indica la strada della trasformazione del veleno in medicina.. Anche da piccola cercavo il riscatto dalle cose che non vanno bene, non sono una alla “vabbè, facciamo finta, lasciamo che tutto vada come vada”, sono una persona proattiva”
e a Roma come ti sei trovata e soprattutto per quanti anni ci hai vissuto?
“a Roma ci sono stata per trent’anni e ci sono stata molto bene, è una Città piena di luce, colore, fantasia, stimoli. Sono i tanti input di una metropoli dalle grandi distanze. Io sono una persona molto adattabile, quando sono arrivata qui, nel 1990, mi è piaciuta tantissimo, mi sono subito inserita e ho deciso di rimanere stabilmente”
che cosa ti ha portato a Roma?
“sono nata a Valdagno, in provincia di Vicenza e sin da giovane, a Padova, mi sono mossa in ambito televisivo e radiofonico come speaker, conduttrice e doppiatrice, ho cantato anche per anni in diversi piano bar”
mi sono accorta che hai una voce davvero bella
“grazie! Nel 1990 ho vinto una borsa di studio da showgirl per prendere parte ad un Talent Show diretto da Pippo Baudo, “Gran Premio”, su Rai 1: quando sono arrivata in Rai era esattamente il 6 gennaio 1990, (data indimenticabile), sono rimasta fissa per quattro mesi. E il mio amore per Roma ha preso l’avvio da lì, mi ci sono trovata bene: nel 1992 mi sono risposata, avevo già avuto un bambino piccolo dal mio primo marito e poi me ne è arrivato un secondo. Anni davvero intensi, posso dire che la Capitale mi abbia proprio accolta. Questo dipende anche dal fatto che sono una persona molto socievole. Nel tempo, volendo seguire i miei bambini, mi sono resa conto che fosse opportuno cambiare settore lavorativo, quello dello spettacolo non si conciliava bene con il mio ruolo di madre e così dal 2012 mi sono rilanciata come consulente di Bellezza, quello è un ambito che mi è sempre piaciuto. Negli anni romani ho svolto anche il lavoro di modella presso l’Accademia delle Belle Arti di Via Ripetta, posavo per pittori e scultori, sono stata introdotta in quell’ambito attraverso un amico, stavano rinnovando la rosa delle modelle, in quegli anni posavo di mattina e cantavo in un gruppo jazz di sera. Roma l’ho molto vissuta e girata, sono stata inizialmente nella zona di Via Merulana, poi a San Pietro e zona Aurelia, gli ultimi sette anni a La Storta insieme al mio compagno Tony Caporale, anche lui è un retaker!”

ed è a La Storta che ti ho conosciuta! Cosa ti ha spinto ad aderire a Retake?
“il mio primo contatto l’ho avuto con Valeria Danesi che avevo incontrato in un evento su La Giustiniana, per strada, erano gli inizi del 2019. Mi sono subito informata sul da farsi, Valeria mi ha messo in contatto con Daniela de Lena, lei era interessata ad avviare un gruppo a La Storta e lo ero anche io! Agli inizi con Daniela abbiamo avuto qualche problema di incompatibilità caratteriale, lei è molto precisa ed attenta alla parte burocratica, io vado di slancio, punto al parlare alla gente. Entrambe siamo due persone educate e rispettose, abbiamo presto capito di essere complementari tra noi e abbiamo trovato una buona intesa, direi proprio un sodalizio. Dentro Retake è così, incontri le persone più varie sotto ogni profilo, poi si comprende che ci si è incontrati per davvero perché crediamo negli stessi valori. La mia piccola formazione come retaker prima di diventare Admin del gruppo l’ho fatta nel corso di tre Retake a Villa Borghese, eravamo sotto una scalinata dove abbiamo rinvenuto anche siringhe a go go, ricordo Melissa e Ilaria Wood. Quando mi sono assunta la responsabilità di coordinare un gruppo locale era per me come un affermare che nonostante le difficoltà in cui versava Roma io non volevo sentirmi impotente, potevo fare qualcosa. Retake in fondo fa questo: ti permette di agire convinzioni teoriche, per esempio rispetto ad un mondo pulito: ebbene io non voglio rimanere su un piano teorico, ho bisogno di agire! Non voglio proprio sedermi su una panchina a guardare la tv e a dire: “Ah che brutto mondo!” Questo credo accada a chi sente in sé una pulizia interiore, cerca la connessione con l’esterno, persegue un’armonia, Retake è una risposta in questo senso. E poi a me piacciono le persone vitali, concludenti, non quelle che si parcheggiano come fossero degli zombie! Ho avuto occasione di conoscere anche la grande Rebecca Spitzmiller, la dimostrazione vivente del modello positivo a cui penso”
ti sento molto convinta: come suonerebbe una tua promo Retake?!
“parafrasando Gandhi: “Siate voi parte attiva del cambiamento che volete vedere”, con un’altra parafrasi: “Alzati e cammina!” sì, gli zombie non mi piacciono proprio. A La Storta ci siamo avviate appena in tre, poi una volta ci siete venute in soccorso Bruna, Christophe e Te e pian pianino siamo riuscite a creare un bel gruppo”

a Padova hai certamente incontrato retaker a Te affini..
“anche lì tutto è accaduto per caso, che emozione aver visto un retaker in azione con la sua maglietta blu! Ho preso subito contatti con la Luisa e poi ho conosciuto Ettore, Gabriele ed altri, il copione anche da loro è lo stesso: amicizia, dinamismo, gioia nel fare, condivisione con persone sveglie, tutt’altro che zombie! Tra noi c’è bisogno di esuberanza e vitalità, è così che si fa un buono Speak up. In realtà in un gruppo servono anche le persone silenziose, a volte capita siano loro ad essere più efficaci. Trovo bello che ognuno agisca secondo la sua personale propensione. Mi sono subito inserita in questo nuovo gruppo, sono una persona duttile, mi adatto facilmente. Con loro sono stata anche a Venezia nel novembre 2021 per un Cambia gesto coordinato da Andrea Dorliguzzo. E a breve daremo impulso ad un nuovo gruppo a Vicenza. Le nostre città in Veneto sono decisamente più dimensionate rispetto a Roma, ma anche da noi troviamo scuole da sanare, anche qui non è tollerabile che le loro mura siano imbrattate e allora andiamo di rullo e vernice. Il gruppo padovano è molto attivo, qui si fanno anche due tre eventi a settimana, molti li anima Gabriele che è un pensionato che ha molto tempo libero. Negli ultimi tempi non sono riuscita ad essere molto partecipe, ho deciso di fermarmi a Padova e da poco ho trovato una casa nella quale abiterò da sola, ho nuovamente cambiato lavoro, adesso sto nel ramo commerciale delle energie rinnovabili. E stato giusto ritornassi dalle mie parti, mio figlio due anni fa si stava diplomando in pianoforte al Conservatorio e poi volevo seguire i miei genitori a Vicenza, dista 30 km da Padova”
Retake è stato un buon veicolo per rinnovare la tua rete sociale?
“certamente, da noi ci si misura per lo più con una realtà piccolo borghese, attraverso Retake incontri persone alla buona, nel miglior senso del termine, spontanee, senza paraocchi, persone che apprezzo molto e con le quali mi sento a mio agio”
le vie di Retake sono infinite!
“il format romano di Retake è ricreabile in ogni ambito, a noi fa piacere poter essere di propulsione verso altre Città vicine e poi, come si suol dire, è possibile che Retake mi riporti di nuovo sulla strada di Roma, quando sarò di passaggio, mi faccio sentire!”

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