Ascoltando molti Retaker mi viene da pensare che nulla succede per caso

“vale sicuramente per me, il mio incontro con Retake si è costruito nel tempo, io credo di avere per così dire le basi, una predisposizione: in passato mi sono interessato della Banca del Tempo nata su iniziativa del XIX° Municipio, oggi XIV°, mi era sembrato un buon servizio di pubblica utilità, soprattutto a vantaggio delle persone meno abbienti, poi ho scelto di essere un volontario della Croce Rossa Italiana, dapprima al Comitato Locale di Formello e successivamente a quello del 15° Municipio (Olgiata) diventando, dopo debita formazione, Volontario del Soccorso e successivamente Soccorritore di Unità 118, un impegno durato cinque anni e mezzo. Un problema osteo-articolare mi ha messo uno stop, pertanto ad inizio 2016 mi son dimesso dalla Croce Rossa Italiana, nonostante in tanti abbiano provato a trattenermi suggerendomi un impiego in attività di ufficio, ma non era nel mio interesse, già faccio un lavoro burocratico e sedentario, non avrei cambiato musica e così ho cominciato a volgere lo sguardo focalizzandomi sulle necessità del mio quartiere. Di fatto ho sempre voluto rendermi utile ed essere di aiuto agli altri: ho un lavoro stabile ed anche mia moglie lavora, mi è sembrato giusto offrire una parte di me e del mio tempo alla Comunità. Io sono originario della Campania, abito a Roma dal 1998, prima a Torrevecchia, dal 2000 ad Ottavia.”

ti sei attivato da solo?

“no, ho preso contatti con altri cittadini che organizzavano sporadici piccoli interventi sparsi nel quartiere, chi rimuovendo delle tag, chi affissioni abusive, piccoli atti di miglioria che trovavano il mio favore.  In breve sbucò fuori il nome di Retake, a diversi sembrava conveniente aggregarsi, ma poi nessuno fece il primo passo. A me il tarlo è rimasto vivo e quindi ho cominciato ad informarmi meglio. Devo ammettere che se mi metto in testa un qualcosa nel quale credo lo faccio con impegno e dedizione. E allora via social presi contatti con Marco Anile e Mara De Paolis che leggevo nel gruppo Fb “Sei di Ottavia Se”, due ottimi Retaker che sono diventati con me i fondatori del gruppo RR Ottavia”

vai con ordine!

“e lo dici a me?! Io amo l’ordine e la disciplina, sono impiegato nell’Amministrazione della Difesa, è la mia formazione mentale. Allora incontrai Marco e Mara in un bar, io avevo una disposizione di totale apertura ed entusiasmo, sono predisposto al prossimo, che accolgo senza troppe titubanze, mi sentivo desideroso di stringere alleanze e di entrare subito in azione”

come reagirono Marco e Mara?

“nelle prime battute erano più guardinghi di me, ma molto presto ci siamo trovati, mi hanno inquadrato come una persona seria e animata dalle migliori intenzioni e tutti e tre abbiamo capito che la vedevamo nello stesso modo”

avete costituito subito il gruppo?

“io prima ho seguito una piccola formazione che si è rivelata molto utile e che ha potenziato di molto il mio entusiasmo: una volta ho raggiunto in bici Antonio Giustiniani del Gruppo “RetakeRoma Torresina” e abbiamo lavorato insieme, io mi sono presentato con guanti e raschietto, ma lui ha tirato fuori tutto il suo armamentario, successivamente sono stato da Maria Stella Giuliani del Gruppo “RetakeRoma Monte Mario-Torrevecchia”, eravamo a Piazza Guadalupe, lì ho conosciuto Katia Pazzaglini che è poi diventata un’altra Admin del nostro gruppo. A seguito di questi due eventi mi sono persuaso di un aspetto che è diventato una sorta di slogan per me: “Si può fare”, questo tipo di impegno, ancorché può diventare a volte molto impegnativo, è in realtà alla portata di tutti”

insomma, eri pronto!

“prontissimo e molto determinato, al punto che sono partito lanciando il Gruppo “RetakeRoma Ottavia” su Facebook, creando per inesperienza un logo di Retake Ottavia difforme da quello stabilito dalla Linee Guida: il risultato fu che Antonino Battaglia mi fece bloccare da Fb!”

un piccolo incidente diplomatico!

“non nascondo che ci sono rimasto male, ma poi dopo aver conosciuto la gran bella persona che è Antonino, lo ricordo con il sorriso sulle labbra”

e allora avanti tutta

“il Gruppo “RetakeRoma Ottavia” nasce il 23 settembre 2016 (data del lancio su Fb): dopo un primo studio del territorio e delle cose da fare per iniziare, abbiamo debuttato col primo evento il 20 novembre 2016, siamo andati a ripristinare il parchetto di Via Tarsia, un luogo importante a livello collettivo, con un’area verde, scivoli, giochi per bambini, era proprio necessario intervenire. Purtroppo immediatamente dopo il nostro intervento quella zona è stata prontamente vandalizzata”

vi siete scoraggiati?

“tutt’altro, in perfetto stile Retake, abbiamo infilato due interventi di ulteriore ripristino, il primo dopo neanche 6 giorni ed uno di mantenimento il 18 dicembre 2016”

quale è per Te il perfetto stile Retake?

“la caparbietà, non dar tempo al tempo, non lasciarsi andare, non farsi sopraffare dagli accadimenti negativi, dalle critiche, da nessun tipo di attacco, siamo goccia nel mare, ESSENZIALE nella sua unicità”

una forma di rigore

“indubbiamente, un aspetto che mi appartiene profondamente: se io inizio un qualcosa è perché voglio portarla a termine. Il mio non è un puntiglio, è serietà, non transigo sulle cose, per me non esiste non seguire le regole civiche”

torniamo al parco di Via Tarsia

“fu entusiasmante, parteciparono quasi 30 persone, fu uno dei Retake più partecipati di sempre. Io mi ero dato molto da fare nel dietro le quinte facendo volantinaggio nei negozi, non più di due flyer a negozio ed affissioni temporanee nella strada di pertinenza, insomma il primo evento fece da ottimo battistrada dei ben 44 che abbiamo animato in questi quasi 5 anni di attività”

sono quasi una media di un Retake al mese!

“e pensa che io ne ho saltato solo uno per causa di forza maggiore, eppure, anche in quell’unico caso mi sono dato da fare per tempo perché venisse realizzato. L’ho detto, se mi prendo un impegno non mollo, cascasse il cielo!”

bel ritmo per un gruppo evidentemente affiatato

“tra noi passa un rapporto professionalmente amichevole, siamo amici, soprattutto in quel contesto perché condividiamo gli stessi ideali e ci applichiamo con professionalità, insomma l’abbiamo presa sul serio. Poi siamo mediamente fortunati perché ai nostri eventi partecipa sempre un discreto numero di persone. Con noi ha collaborato diverse volte la Parrocchia Santa Maddalena di Canossa e i boy scout Roma30 FSE, abbiamo svolto un bel lavoro in aree fortemente degradate, con una buona ricaduta sociale”

di questi 44 eventi ricordi qualcuno in particolare?

“senza dubbio quello che abbiamo battezzato “dell’alcova”: in un luogo davvero insospettabile, alla rotonda della Trionfale, angolo Casal del Marmo, scovammo in tre distinte battute tracce evidenti di un bivacco con finalità sessuali, rimanemmo interdetti, ma non ci siamo assolutamente chiamati fuori, abbiamo rimosso di tutto..”

come sono i vostri rapporti con Ama?

“noi non possiamo fare a meno del supporto Ama, ad Ottavia vige il porta a porta, diversamente non sapremmo dove conferire il materiale di risulta dei nostri eventi, spesso i sacchi di rifiuti sono proprio tanti”

ritieni che questo impegno assiduo abbia sortito effetti tangibili nel tuo quartiere?

“non c’è dubbio e soprattutto stiamo dando una dimostrazione che davvero si può fare e bisogna insistere perché io sono certo che qualcosa nelle coscienze si smuoverà.

Io guardo ad Ottavia con fiducia anche perché non siamo i soli ad impegnarci, ci sono anche altre associazioni benefiche, io per esempio sono socio dell’Associazione culturale Lucchina Ottavia, si occupa di far conoscere il territorio, i suoi siti archeologici e lo fa con letture di poesia, filosofia, insomma una specie di caffè letterario che offre una stimolante offerta culturale al quartiere, ma c’è anche una giovane Associazione Gen-Z Start, giovane per davvero che collabora anch’essa con noi e che per ultimo ha sostenuto l’evento di decoro urbano e sociale dell’area c.d. anfiteatro del Gulliver”

a proposito, di recente avete partecipato ad una iniziativa musicale

“sì l’evento è “Octavia Summer Music Festival”, una collaborazione tra l’Associazione Musicale L’Insieme e il nostro Gruppo “RetakeRoma Ottavia”, ovvero quattro concerti che hanno visto alternarsi musicisti col violoncello, violino, clarinetto e pianoforte, iniziativa che il Maestro di Musica Flavio Malatesta ha inteso offrire alla comunità e quello che è stato molto lusinghiero per noi è che ci ha chiamati in causa per rendere presentabile ed accogliente l’arena che ha ospitato i concerti, un sito che aveva molto bisogno di cura. Abbiamo prima predisposto questa ampia area che ospita l’arena e poi siamo ritornati alla vigilia del secondo concerto per un’ulteriore sistematina, è stato compreso l’importanza di concepire la cultura non disgiunta dal decoro dei luoghi in cui viene erogata. E un’altra soddisfazione l’abbiamo avuta per l’adesione dei cittadini, era stata fatta pubblicità solo sui social e si sono presentati in un numero considerevole, se pensiamo che c’erano gli Europei di Calcio, un bel risultato”

abbiamo per lo più parlato di Ottavia: hai partecipato ad attività anche fuori del tuo quartiere?

“sono stato a Piazza Fratelli Lumiere per Bella, Roma, al decennale dell’Associazione Retake Roma al Parco degli Acquedotti e mi sono interessato del bel progetto di riqualificazione della Via Francigena, promosso da Ale Fin e Daniela De Lena. Sono stato a La Storta e poi ho organizzato un evento ad Ottavia: abbiamo battuto un percorso alternativo, l’evento è stato riconosciuto dall’Associazione della Via Francigena che ci ha concesso l’uso del logo ufficiale per la circostanza”

quante ne hai fatte, Angelo! quante ne farai?!

“tante, tutte, troppe… assaje!”