Ana, ogni avvio verso Retake è una storia a sé, quale è la tua?

“io sono del tutto convinta che niente avvenga per caso, per qualche anno ho avuto un’amicizia solo virtuale, in fb, con Sabina Damato, la quale per coincidenza nutriva la mia stessa passione per la riflessologia plantare. Di tanto in tanto mi inviava informazioni relative a Retake, io non ci avevo mai fatto troppo caso, poi un giorno mi sono resa conto che si trattava di un’attività importante ed ho voluto approfondire. Ho scritto direttamente a Retake e ho chiesto come si potesse fare per attivare un gruppo di quartiere. Poco dopo, grazie ad un ex attivista del quartiere, venni a conoscenza che un gruppo RR fosse già esistito, ma fu chiuso per assenza di partecipanti. Questo volontario non fu in effetti molto incoraggiante con me, mi disse che non era affatto facile, che ci voleva anche un grande impegno fisico. Io mi ritrovai un po’ delusa, ma assolutamente non intenzionata a mollare”

tu sei rumena, da quanti anni vivi a Roma?

“oramai sono ben venti, vivo a Massimina, un quartiere in effetti difficile, ormai colpito da un pesante degrado, densamente abitato, eppure con pochissimi cittadini inclini ad attivarsi in sua difesa. Quando vivi in posti così fai scattare un’autodifesa, censuri quello che vedi intorno a te per soffrire di meno. Ma questo non è stato possibile per me, io seguo un percorso di consapevolezza da anni, rafforzato anche dalla mia pratica yogica

insomma a Te non è stato risparmiato di vedere e soffrire..

“in effetti ho preso atto che il mio quartiere è molto disagiato e mi sono trovata davanti due strade, quella di soccombere patendo o quella di agire per determinare un cambiamento, io non ho avuto dubbi”

con chi ti sei incamminata?

“ll volontario di cui ti dicevo si è chiamato del tutto fuori per cui io mi sono rivolta ad un gruppo Retake a me limitrofo e per mia grande fortuna ho incontrato Diana Calcagni&Co, grazie ai quali ho sperimentato la mia prima esperienza da retaker. Non riesco a spiegare il calore della loro accoglienza, erano entusiasti ed io nel parlare con loro avevo la sensazione che parlassimo in una stessa lingua, tutti noi avevamo voglia di prenderci cura dei nostri luoghi, tra noi è stato amore a prima vista!  Con loro ho condiviso tre eventi, poi ho maturato la volontà di attivarmi autonomamente. Il mio istinto era di ottenere tutto e subito, ma le cose, nella realtà, sono di gran lunga più complesse..”

ti sei scoraggiata?

“niente affatto, ho capito che l’energia che sentivo dentro di me doveva trovare il suo corso. Mi sono detta che ci vuole tempo ed impegno. Ho adottato la politica dei piccoli passi, un passetto alla volta, ho lasciato che le cose venissero da sé”

eppure io ricordo che nel tuo evento di debutto non hai lasciato niente al caso

“quel giorno, il 7 marzo 2021, ero stra emozionata, peggio di quando mi sono sposata! Ci tenevo tantissimo a curare ogni dettaglio, mi sono ispirata ai retaker di Castel di Guido, di fatto loro sono una famiglia, io volevo creare le basi per creare una nuova comunità. Abbiamo agito su Via Ildebrando della Giovanna, è una strada importante del quartiere eppure molto trascurata. Quella mattina ci siamo ritrovati in venti, fu un evento di grande soddisfazione, siamo riusciti a soddisfare il nostro bisogno di cura delle strade e dei propri spazi, quello che tutti dovrebbero provare a fare. Alla fine di quella giornata mi sono detta:”io ce la posso fare!” In effetti ho ricevuto un grosso aiuto nel pre evento da te e Diana, ogni dubbio mi veniva sciolto e mi caricava e poi il giorno stesso c’erano con me gli amici di Castel di Guido, tutto questo mi ha determinato nell’andare avanti”

hai avuto buon seguito nel quartiere?

“in realtà no, il secondo Retake, sempre su Via Ildebrando, fu molto deludente, quasi tutti quelli che avevano detto che avrebbero partecipato non si sono presentati, ricordo che un cittadino avrebbe avuto l’intenzione di diserbare un’aiuola ricorrendo ad un diserbante chimico, tanto era esasperato, io riuscii a convincerlo ad usare piuttosto un decespugliatore, in questo senso il nostro intervento fu utile: di lì a breve tornò convinto e si mise a decespugliare. Quel giorno vennero in nostro aiuto tre boy scout da San Pietro, erano molto interessati alle attività di Retake, ci fecero molte domande. A conclusione di quell’evento mi sono detta che quando si fa Retake non tutto va come hai programmato, c’è l’effetto sorpresa e occorre saperlo accettare”

in questi mesi del 2021, nonostante una parentesi di lock down, ti sei data un gran da fare

“ho organizzato eventi a cadenza mensile, ricordo le date di ognuno di loro, il 9 maggio è stato il nostro secondo evento, il 6 giugno il terzo, il 10 luglio il quarto. Poi c’è stata la pausa estiva, ma io ho voluto approfittare delle trasferte che Retake ha organizzato in altre città italiane a sostegno di alcune campagne civiche, mi sono sentita chiamata a fare la mia parte e poi mi è sembrata un’ottima occasione per conoscere altri retaker, in fondo io non faccio parte di questa associazione da molto e voglio sempre più sentire di appartenerle, io sono proprio innamorata di Retake”

dove sei andata?

“a Torino e a Perugia: quando sono partita la prima volta mi sono sentita di nuovo molto emozionata, mi chiedevo se sarei mai potuta arrivare ad eguagliare le imprese di molti retaker più avviati di me, mi sentivo piccola, poi mi sono resa conto che la nostra unione e la nostra condivisione aiuta moltissimo, si è accresciuta la mia autostima, ho compreso che posso arrivare a fare ogni cosa anche io, ci vuole solo del tempo. Di quei viaggi ricordo ogni episodio, ogni consiglio ricevuto dal quale imparare. Adesso tengo a mente il grande evento di Terra, Roma programmato per il 18 settembre, voglio partecipare”

che cosa ti fa sentire vicino a Retake?

“prima di ogni cosa il fatto che si agisca. Quando io mi sento desolata e come sopraffatta per quello che di brutto vedo nel mio quartiere mi chiedo “che cosa posso fare io?” e la risposta è sempre la stessa:”agire! Ognuno può fare qualcosa!” Io penso che non dobbiamo limitarci a piangerci addosso, non reagire, ma dobbiamo piuttosto agire, questo è quello che mi ha insegnato anche il mio Maestro di Kundalini Yoga, Yogi Bhajan. E sempre da lui ho imparato che noi possiamo fare tutto se abbiamo uno stato mentale di inclusione, di fiducia. Io ho ricevuto un enorme sostegno da questa disciplina che rappresenta per me un’altra Famiglia. E nel mio percorso di crescita ho anche incontrato Selene Calloni Williams e le sue dirette on line. Selene è una antropologa, psicologa, sciamana. Da lei mi è arrivato un messaggio tanto semplice quanto potente: ”fai ciò per cui sei qui”. Quando l’ho ascoltato è scattato qualcosa dentro di me, ho sentito di voler ancor più comunicare con la Madre Terra, mi sono sentita spronata ad uscire dalla mia zona di comfort, a mettermi in gioco: da quando l’ho conosciuta sono cambiate molte cose nella mia vita”

che cosa hai sinora appreso da Retake? 

“anche aspetti pratici, come differenziare correttamente, il fenomeno degli adesivi abusivi, io prima li vedevo e non potevo proprio sospettare che cosa ci fosse dietro.”

possiamo dire che Retake contribuisce a creare una diversa coscienza civica, ci consente di ampliare la visione sulla Città.

“tutto questo mi rafforza nell’andare avanti, anche a dispetto di chi disfa piuttosto che collaborare, in effetti ci sono cittadini che non solo non sono collaborativi, possono diventare distruttivi”

che cosa accade in Te quando ti ritrovi a subire questo tipo di attacchi?

“è semplice, io resisto e mi faccio gli anticorpi!”

in che rapporto sei con le Istituzioni?

“per diverso tempo mi sono sentita come intimidita rispetto al fatto che proprio io avrei potuto e avuto il diritto di rivolgermi alle Istituzioni, oggi so che è possibile perché le Istituzioni sono spesso disponibili, con tutti noi, e nel pensare questo mi si è rotta la corazza, è del tutto cambiata una mia convinzione pessimista”

come descriveresti il tuo impegno?

“io voglio impegnarmi al servizio della Natura e degli altri, questo mi fa stare bene”

la tua famiglia ti segue?

“mio marito all’inizio era piuttosto scettico, poi via via ha iniziato a fare la sua parte e io ne sono felice, E lo sono anche, molto, perché il 4 settembre, data del nostro prossimo evento,  ha partecipato anche nostra figlia che vive a Perugia”

e chissà che lei non vorrà impegnarsi anche lì!

“lo spero tanto. Quello che noi facciamo è una questione che ha a che fare con il cuore. E’ un Amore. E’ devozione. E quando ci penso sento crescere la mia grinta, mi sento rincuorata e sollevata. A volte c’è qualcuno che ci grida la sua approvazione quando ci vede agire per strada e a quel punto il cuore si scalda davvero! Nel post vacanze, come dicevo, ho organizzato un quinto evento su Via Romano Guerra, è stato molto impegnativo perché la strada era molto trascurata e c’era un gran accumulo di rifiuti, ma anche in questa occasione sono venuti di nuovo in mio aiuto alcuni retaker di Castel di Guido, non credo di esagerare nel dire di aver trovato dentro Retake ancora un’altra Famiglia”