
Alessandro, di Te in pettorina ho un’immagine sempre radiosa
“…e pensare che ho iniziato per caso.. in due occasioni ho incontrato alcuni volontari che lavoravano, una volta nella Pinetina vicino al Ponte Nomentano, l’altra alla metro Libia e sono rimasto folgorato da quelle pettorine blu: in entrambi i casi io stavo rientrando dal lavoro e mi è subito apparso molto bello che dei cittadini si prendessero cura della città.”
Hai dato subito seguito a questo tuo apprezzamento?
“Mi sono immediatamente iscritto al mio gruppo e ricordo che proposi di ripulire Ponte Tazio dalle scritte, ma mi fu risposto che non era possibile perché bisognava coinvolgere la Sovrintendenza (cosa che si è poi realizzata dopo tre anni). Ma io non mi sono dato per vinto e ho subito pensato di prendere parte ad un altro evento e feci pressione scrivendo: “se non inizio parlo e basta”, affermazione che mi è stata tante volte ricordata e che è poi quello che tutti noi ci troviamo a pensare dei cittadini solo polemici o che la buttano in chiacchiera. Così iniziai: fu con Elisabetta Forte ed Emanuele Sabino, in un parchetto, io spazzai delle foglie e loro tolsero delle tag dai giochi. Io mi presentai solo con un paio di guanti e tutto fu possibile, la pulizia, il contatto con le persone che si informavano e così mi ero avviato, pensa che feci sei retake in una settimana!”
Un’infatuazione
“Esattamente! Addirittura Emanuela Fiorenza volle conoscermi incuriosita dal ritmo che avevo preso e ancora non avevo conosciuto tutti gli altri bellissimi retaker: dopo poco conobbi Alessandra Pannuti, Marco Quarato e Simona Martinelli.”
Sei entrato a far parte a pieno titolo del gruppo RR Terzo Municipio
“Sì e ho preso parte a molti retake organizzati da loro, ne ricordo uno in particolare alle scalette di V.le Tremiti dove tornammo più volte e che adesso sono in carico al Municipio, dopo essere stati particolarmente pungolanti… e lì conobbi Francesca Dell’Orco! Poi dopo qualche mese ho deciso di prendere parte anche a retake fuori zona, volevo conoscere altre zone di Roma e altri retaker.”

Ti ricordo un Natale a Piazza di Spagna
“Quella fu proprio la prima volta che giocavo fuori sede, fu un retake piacevolissimo, poi ho preso parte a diversi Retake generali, alla metro San Paolo, a Ponte Nenni e ho partecipato a tre eventi a Magnifica, San Lorenzo. Quello che mi colpisce ogni volta è la generosità, l’educazione dei retaker incontrati, tra noi si sta proprio bene, c’è armonia e felicità, l’orgogliosa condivisione del risultato raggiunto insieme.”
Fai parte della squadra Retake&Tim con Barbara Barile, Alfredo Mancia, Roberto Maxia, Francesca Dell’Orco e Luisa Graziani
“Si, siamo riusciti a fare un retake di una sede TIM in zona Piramide e abbiamo un progetto nel cassetto che si è arenato causa pandemia, speriamo riuscire a rilanciarlo. Intanto sembra che TIM abbia fatto un contratto con una ditta per la pulizia dei cabinet”
Tu dai l’idea di essere una persona molto socievole e comunicativa
“Forse è stata proprio l’esperienza di Retake a tirare fuori questa parte di me. Io sono soprattutto interessato alle persone, alla loro storia e al loro stato d’animo. Io ancor prima di seguire le sorti di un retake sotto il profilo operativo osservo come stanno le persone, specie quelle nuove. Le affianco, racconto chi siamo, che cosa ci prefiggiamo con il nostro agire, insegno come si facciano alcune attività, cerco di farle divertire, faccio in modo che le persone si sentano a loro agio perché voglio che ritornino con un sorriso. E devo dire che molto spesso accade. Ecco, quello che più conta per me è proprio questo”
Lo stesso sorriso che hai trovato Te
“Esattamente, a me Retake regala molti sorrisi e persino molte risate, non ricordo un evento nel quale non mi sia divertito nonostante alcuni possano essere anche stancanti. E’ grazie a questa leggerezza e condivisione di un obiettivo comune che sono poi nate tra noi delle amicizie. E io me ne felicito perchè posso dire di avere incontrato delle bellissime persone. Oltre a quelle che ho già citato vorrei nominare anche Antonella Contaldo, Stefania Tiberi e Tiziana Trinca”
Altre Donne! Il tuo è in effetti un gruppo molto declinato al femminile
“Io posso dirmi molto fortunato perché coopero con donne davvero in gamba e questa circostanza mi ha confermato nel mio convincimento già radicato che le donne sono anche più forti degli uomini. Io nutro per le donne una vera e proprio ammirazione. Me ne ero reso già conto nella mia famiglia e con diverse Responsabili che ho avuto al lavoro e dopo questi incontri così qualitativi si riconferma per me la forza delle Donne. D’altra parte Retake è stato fondato da donne, la nostra attuale Presidente è una donna, le socie e le mie Admin retaker stanno portando avanti progetti complessi e imprese ciclopiche e io sono ben contento di lavorare da gregario con loro. Ci tengo molto che venga data enfasi a questo mio punto di vista perché io lo sento in maniera autentica.”

Un giorno potresti raccontarlo… noi abbiamo notato la tua vena narrativa
“Ho scritto credo un quattro cinque post di un certo respiro nei quali ho voluto dare spazio a bambini, anziani, ragazzi, mi urgeva nuovamente rifocalizzarmi sulle persone. Nella narrazione ho inserito anche dei cenni su cosa fa Retake e come, ma, come già detto, per me quello che più conta è l’occhio e il riguardo alle persone. Adesso ne ho uno in serbo, tra le varie cose racconta come l’accoglienza dei retaker in questo periodo storico passi dallo sguardo oltre la mascherina”
Non trovi che noi siamo un movimento accogliente?
“Certo che lo siamo! Spesso ringrazio i genitori che portano i loro figli a lavorare con loro insegnandogli l’educazione civica con l’esempio e non solo a parole e in diverse occasioni ho donato ai piccoli giocattoli Lego che mi ero fatto a mia volta donare da un negoziante. E’ importante gratificare i piccoli e spiegargli che un buon lavoro merita una ricompensa.”
Che tipo di gratificazione dà Retake a Te?
“Oltre alla bellezza relazionale di cui ho detto, io provo un vero e proprio benessere nel fare Retake. Tieni conto che io faccio un lavoro sedentario, mentre quando faccio retake muovo il corpo, vera attività fisica, sto all’aria aperta, spesso al sole, tutto questo è fortemente gratificante e lo dico nonostante a volte ci sottoponiamo a delle vere e proprie faticacce. Nel mio ultimo retake eravamo a Vigna Mangani a Pietralata a liberare un’ansa dell’Aniene dove c’erano delle baracche Rom, lì una volta bonificato potrebbe venire un Belvedere. E’ stata dura, ma la fatica non ci ha certo tolto il sorriso che la compagnia ed il risultato ci hanno donato!”

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